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La risposta di Orsini a Furio Colombo dopo la sua “fuga” dal Fatto Quotidiano

neXtQuotidiano 14/05/2022

Sulle colonne del Fatto Quotidiano Alessandro Orsini risponde a Furio Colombo, che ha comunicato a Marco Travaglio di non voler più scrivere per il giornale da lui diretto finché ospiterà gli articoli del sociologo della Luiss

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A Furio Colombo – che, intanto, ha comunicato la sua intenzione di sospendere la collaborazione con il Fatto Quotidiano finché continuerà ad ospitare gli articoli di Alessandro Orsini “un personaggio di cui non ho stima” – ha risposto oggi dalle colonne del giornale diretto da Marco Travaglio lo stesso sociologo della Luiss. “Ho letto e riletto più volte l’intervento di Furio Colombo – ha scritto – ma francamente non sono riuscito a capire quando e dove avrei peccato così gravemente da mettere addirittura in pericolo la sua permanenza (“complicità”) al Fatto”. Orsini contesta a Colombo le critiche arrivate per le dichiarazioni su Hitler che non avrebbe avuto intenzione di scatenare la Seconda Guerra Mondiale citando un’opinione simile dello storico, militare e giornalista britannico Basil Henry Liddell Hart.

La risposta di Orsini a Furio Colombo dopo la sua “fuga” dal Fatto Quotidiano

“Chiedo ai lettori – prosegue Orsini – con tutti gli “amici” che mi sono fatto in questi ultimi tre mesi, non pensate che decine di storici mi sarebbero saltati addosso se avessi detto una falsità? A oggi, nessun professore universitario di Storia è intervenuto per smentirmi”. Alle accuse di Colombo (“secondo lui io sarei una specie di nemico dell’Occidente”), la replica è: “Peccato che in tutti i miei libri io difenda i valori della società aperta e sostenga che il legame tra l’Italia e gli Stati Uniti dovrebbe essere molto stretto. Difendo anche la Nato. Come ho spiegato nel mio libro “Viva gli immigrati”, la Nato si sarebbe dovuta espandere in Nord Africa e non al confine con la Russia”. Infine, un invito affinché il fondatore non lasci le colonne del Fatto: “Io, per parte mia, chiedo solo a chi vuole dissentire da me di compiere lo sforzo di ascoltarmi e poi di giudicarmi per quello che dico. Mi auguro di avere occasione di confrontarmi con Furio Colombo anche personalmente e, intanto, di continuare a leggerlo – ora condividendo le sue tesi, ora dissentendone – sul Fatto quotidiano”.

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