Alessandro Gennaro: il nuovo assessore alle partecipate del Comune di Roma?

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-09-20

Nel caso sia davvero lui, ricordatevi chi l’ha nominato. Il Messaggero scrive oggi che Massimo Colomban ieri ha anticipato a Beppe Grillo che a succedergli nel ruolo di assessore alle società partecipate della Giunta Raggi sarà Alessandro Gennaro Il responsabile delle società Partecipate è il secondo a entrare al Forum, per un pranzo «con un …

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Nel caso sia davvero lui, ricordatevi chi l’ha nominato. Il Messaggero scrive oggi che Massimo Colomban ieri ha anticipato a Beppe Grillo che a succedergli nel ruolo di assessore alle società partecipate della Giunta Raggi sarà Alessandro Gennaro

Il responsabile delle società Partecipate è il secondo a entrare al Forum, per un pranzo «con un amico». I due erano seduti vicini anche a Ivrea all’evento dedicato a Gianroberto Casaleggio all’Olivetti. La confidenza insomma, non manca. Colomban gli annuncia che no, non ci ha ripensato: oggi presenterà il piano di riorganizzazione delle società, aspetterà che questo sia approvato in Aula, poi si dimetterà da assessore.

massimo colomban
Massimo Colomban, assessore alle Partecipate della Giunta Raggi

Lo rincuora su Atac: non ci saranno tagli sul personale, che potrebbero dar fastidio in campagna elettorale .«Mi spiace – premette l’imprenditore trevigiano – ma mi voglio occupare di altro, ho un altro lavoro». «E come facciamo a sostituirti?» gli chiede Grillo. Colomban nel pomeriggio conferma a Il Messaggero quanto anticipato già al Garante del M5S: «Il mio posto – dichiara sarà preso da Alessandro Gennaro, un mio collaboratore, bravissimo e molto capace».

Gennaro non è un volto nuovo in Comune. Commercialista, revisore legale, docente a contratto di Finanza aziendale alla Sapienza già dato a un passo dalla nomina ad assessore lo scorso settembre, fa parte dello staff di Colomban dal 21 ottobre 2016 in regime di part time. Avrà quindi sicuramente capacità e competenze necessarie per svolgere il ruolo. Ma qui il punto è politico: da quando in qua chi se ne va nomina il suo successore?

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