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Sane e salve in Francia la madre ucraina e la sua piccola con i dati personali scritti a penna sulla schiena

neXtQuotidiano 13/04/2022

Aleksandra Makoviy, la madre ucraina 33enne che lo scorso 1 aprile scrisse le generalità di sua figlia sulla sua schiena prima di provare a lasciare il Paese, è arrivata in Francia insieme alla piccola

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È riuscita a scappare in Francia insieme alla sua bambina Aleksandra Makoviy, la madre ucraina 33enne che lo scorso 1 aprile aveva pubblicato su Instagram uno scatto che ritraeva la schiena della sua bambina di 2 anni, sulla quale aveva scritto a penna nome, cognome, data di nascita e numero di telefono dei familiari per paura di venire separata da lei durante la fuga dall’Ucraina. La sua storia era stata rilanciata dalla giornalista del Kyiv Independent Anastasiia Lapatina, che scrisse: “Le mamme ucraine scrivono i contatti dei parenti sui corpi dei loro figli nel caso in cui vengano uccise e il bambino sopravviva. E l’Europa sta ancora discutendo del gas russo”.

Sane e salve in Francia la madre ucraina e la sua piccola con i dati personali scritti a penna sulla schiena

Oggi Aleksandra e la piccola Vira sono al sicuro. “Mi sento psicologicamente sopraffatta e non mi sono ancora ripresa dal lungo viaggio attraverso Moldova, Romania e Belgio”, ha raccontato Makovyv alla Bbc. “Ma sono circondata da amore e cura – aggiunge – e la bambina non sospetta nulla. Va tutto bene con Vira. È troppo piccola per capire cosa sta succedendo. Sente qualcosa da me, ma è troppo piccola per capire. Sono molto contenta che abbia questa età. Sono molto felice”.

 

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Impossibile dimenticare però cosa si è lasciato alle spalle: “Facendo le valigie sotto il rumore delle bombe che cadono e con poche informazioni disponibili, non ero sicura saremmo riuscite a lasciare la nostra casa. La mia più grande paura era che Vira si perdesse o non scoprisse mai chi fosse o da quale famiglia provenisse”. Il motivo straziante che l’ha spinta a scrivere sulla pelle della figlia. Oggi sono vividi in lei gli effetti dei traumi recenti: “Camminare fuori è spaventoso – dice – perché scambio le pietre per mine antiuomo”.

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