I 40mila euro bruciati nel forno per colpa dello strudel

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-20

Ma il costo del dolce che la fidanzata ha preparato ad Alberto Vazzoler non è dovuto agli ingredienti particolarmente ricercati

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Uno strudel da 40mila euro. Chissà quanto sarà buono, viene da domandare. Ma il costo del dolce che la fidanzata ha preparato ad Alberto Vazzoler non è dovuto agli ingredienti particolarmente ricercati, visto che l’ex dentista di 52 anni di San Donà di Piave, a processo a Padova per rispondere del reato di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di “denaro sporco”.

I 40mila euro bruciati nel forno per colpa dello strudel

Il racconto, che viene dal Gazzettino, parte dal sistema di riciclaggio ideato dal finanziere agli arresti domiciliari a casa dei genitori a Musile di Piave, secondo l’accusa mossagli dalla Guardia di Finanza nel processo che si sta attualmente svolgendo a Padova.

Alberto Vazzoler e i suoi complici, facevano partire bonifici dalle banche svizzere verso società fittizie nella Repubblica Ceca e Slovacca, per l’acquisto di lingotti d’oro. Poi altri bonifici venivano inviati a società con sede a Dubai. E qui Elena Manganelli Di Rienzo, la padovana ex amante del 52enne, riscuoteva in contanti il denaro e lo spediva di nuovo in Svizzera, a disposizione dei clienti dell’organizzazione.

Vazzoler e i suoi trattenevano una percentuale tra il 5 e il 10 per cento. Avrebbero “bonificato” almeno 46 milioni di euro. I loro affari si sono impennati nel 2015 dopo la firma del protocollo d’intesa fra Italia e Svizzera che ha fatto cadere il segreto bancario.

In questo quadro si inserisce la storia dello strudel da 40mila euro:

Era l’ottobre del 2016 quando Silvia Moro (ancora indagata), la trevigiana compagna di Vazzoler, ha spedito un messaggino Whatsapp alla sorella. «Ho fatto una cavolata, ho messo a cucinare lo strudel in forno dove erano nascosti 40mila euro».

E l’incidente domestico sembra avere turbato il finanziere veneziano, che da quanto si apprende da un’intercettazione ambientale del 2 novembre dello stesso anno nella sua Porsche insieme alla sua donna, dopo le banconote ridotte in cenere ha espresso tutta l’intenzione di cambiare strategia. «Ho paura ad avere tanto denaro liquido, adesso basta. Non voglio fare la fine di Fabrizio Corona quando gli hanno trovato nascosti in un controsoffitto di casa 500 mila euro». Insomma, Vazzoler con lo strudel è rimasto scottato.

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