Economia
Gli aiuti delle Regioni per le vacanze
neXtQuotidiano 25/05/2020
Per tentare di arginare la falla del turismo scendono in campo anche le Regioni. E lo fanno con un cocktail di strumenti ad hoc pensati e riservati alle imprese del turismo (ma in qualche caso anche del commercio e dell’artigianato)
Non solo aiuti statali. Il Sole 24 Ore segnala oggi che per tentare di arginare la falla del turismo scendono in campo anche le Regioni. E lo fanno con un cocktail di strumenti ad hoc pensati e riservati alle imprese del turismo (ma in qualche caso anche del commercio e dell’artigianato).
Tra gli strumenti tradizionali e soprattutto finanziariamente sostenibili svetta il credito garantito, ma in molti stanno ricorrendo, anche grazie a riserve per il turismo non utilizzate, al fondo perduto. Tra gli strumenti nuovi che stanno prendendo piede c’è il voucher per i turisti: che in Piemonte e in Sicilia equivale a una notte in più rispetto alla prenotazione a carico regionale che nelle intenzioni dovrebbe attirare le famiglie nelle strutture alberghiere, b&b, pensioni e campeggi. Con la speranza di limitare i danni di una crisi sinora devastante.
La liquidità è il fil rouge che lega molti progetti: la Sardegna ha stanziato 14,5 milioni di euro per offrire alle micro e piccole imprese del turismo finanziamenti a tasso zero. Lo stesso ha fatto l’Abruzzo, rimodulando fondi Fesr 2014-20 e destinando io milioni alla filiera turistica: «Stanzieremo un altro pacchetto di fondi di cui circa i8 milioni dovrebbero andare al turismo – spiega l’assessore Mauro Febbo – ma abbiamo una potenza di fuoco limitata. Speriamo in interventi più sostanziosi dal Governo». Il Lazio ha appena varato un piano salva-turisti che vale 20 milioni ed è aperto alle domande fino al 5 giugno.
Il provvedimento «ad oggi unico in Italia, è frutto dell’ascolto e del confronto continuo con gli organismi di rappresentanza e le associazioni di categoria del comparto Turismo – dice l’assessora regionale Giovanna Pugliese -. Speriamo che altre Regioni possano fare altrettanto». Un pacchetto rivolto a un comparto che nella regione conta ben 8mila strutture. Maxi piano in soccorso del turismo anche in Sicilia: «Abbiamo messo 75 milioni di euro a disposizione del rilancio di un settore – ha detto l’assessore Manlio Messina – che in due mesi, a causa dell’emergenza sanitaria, ha registrato un crollo pari al 95% con punte del 100 per cento: abbiamo perso il turismo di Pasqua e primavera, speriamo di riuscire a salvare almeno parte della stagione estiva dando un contributo affinché le imprese siciliane possano trovare un ristoro».