L’Aifa rassicura gli italiani sul vaccino Astrazeneca

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-15

“I casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi”

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Il tema della “nessuna correlazione” tra i due eventi avversi e la somministrazione del vaccino Astrazeneca continua a essere l’argomento più dibattuto. Gli esperti dell’Agenzia italiana del Farmaco – cioè quelli che hanno deciso di interrompere la somministrazione dei prodotto del lotto ABV2856 per effettuare le necessarie verifiche nell’ambito della farmacovigilanza – continuano a spiegare, seguendo criteri scientifici, come le paure degli ultimi giorni non siano giustificate. Aifa su Astrazeneca è molto netta: i controlli ci sono e il nesso causale tra i due decessi e la somministrazione del vaccino non è dimostrata.

Aifa su Astrazeneca: “Allarmismo non giustificato”

“I casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi – si legge nella nota pubblicata dall’Agenzia Italiana del Farmaco -. L’allarme legato alla sicurezza del vaccino AstraZeneca non è giustificato. AIFA sottolinea che le attività di farmacovigilanza proseguono sia a livello nazionale che europeo in collaborazione con EMA, monitorando con attenzione possibili effetti avversi legati alla vaccinazione. AIFA rassicura fortemente i cittadini sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca per una ottimale adesione alla campagna vaccinale in corso”.

La mossa del Piemonte non è piaciuta a Giorgio Palù

Nel mirino dell’Agenzia italiana del Farmaco è finita anche la mossa della Regione Piemonte che ieri, domenica 14 marzo, ha deciso di bloccare un lotto di Astrazeneca per “estrema prudenza“. Il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, nella sua intervista a La Repubblica, non usa mezzi termini per parlare della situazione che si è creata ieri all’ombra della Mole: “I vaccini sono sicuri e la sorveglianza spetta all’Aifa, non alla singola Regione. Il piano vaccinale è nazionale, deliberato con una legge del Parlamento prima e ora con decreto. La Costituzione dice che in caso calamità nazionale è lo Stato che coordina le decisioni”.

(Foto IPP/Fabio Cimaglia)

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