Aifa, l’ex direttore: “L’Ue non ripeta con J&J l’errore fatto con AstraZeneca”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-13

L’appello dell’ex numero uno dell’Agenzia italiana del Farmaco è arrivato dopo la notizia dello stop da parte dell’ente statunitense alla somministrazione del vaccino monodose

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L’appello dell’ex direttore generale dell’Aifa Luca Pani è chiaro, ed è rivolto ai suoi ex colleghi e all’Ema: “Non ripetere con Johnson & Johnson l’errore che si è fatto con AstraZeneca”. Proprio nel giorno in cui sono arrivate in Italia le prime 184mila dosi del vaccino Janssen, che in questi minuti stanno arrivando all’hub nazionale della Difesa di Pratica di mare, l’agenzia del Farmaco statunitense ha reso noto di aver dato uno stop momentaneo all’utilizzo di questo vaccino. Negli Usa ci sarebbero infatti sei casi sospetti (su 6,8 milioni di vaccinati) di sviluppo di una malattia rara della coagulazione, e le autorità hanno chiesto – prima di riprendere a usare J & J – di verificare un eventuale nesso di causalità. Ora anche l’Europa e l’Italia stanno valutando il da farsi. Gli “Usa possono permettersi pausa perché questo prodotto pesa per una quota minima”, ha detto infatti Luca Pani, ex direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa. E ancora: “L’Ue non ripeta l’errore fatto con AstraZeneca con il vaccino J&J”. Per l’esperto non bisogna “sottovalutare che in Usa si possono permettere una pausa – ha scritto in un tweet – J&J rappresenta una quota minima degli attuali vaccini e circa 50 milioni di dosi di Moderna e Pfizer-BioNtech sono distribuite e non ancora somministrate”.

Cosa pensa l’ex direttore generale dell’Aifa Pani su AstraZeneca

A proposito del vaccino di AstraZeneca l’ex Aifa Luca Pani ha detto: “Una relazione causale tra la vaccinazione con Vaxzevria e l’insorgenza di trombosi in combinazione con trombocitopenia è considerata plausibile. Anche se tali reazioni avverse sono molto rare, hanno superato quanto atteso nella popolazione generale. In questa fase non sono stati identificati fattori di rischio specifici”. Questi gli ‘elementi chiave’ relativi al vaccino anti-Covid di AstraZeneca, elencati dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) nell’aggiornamento, destinato agli operatori sanitari “a seguito della procedura di segnale condotta a livello europeo”.

L’agenzia regolatoria italiana sostiene che “gli operatori sanitari devono vigilare su segni e sintomi di tromboembolia e/o trombocitopenia e informare di conseguenza i vaccinati”, ricordando che “l’uso di questo vaccino deve essere conforme alle raccomandazioni ufficiali nazionali”. Ma ribadisce che non ci sono “specifici fattori di rischio”. Nonostante ciò, la scorsa settimana il ministero della Salute, in una circolare ad hoc, ha raccomandato un uso preferenziale per gli over 60.

 

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