Cos’è l’afasia, il disturbo del linguaggio che ha colpito Bruce Willis

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-31

L’attore americano, 67 anni compiuti da poco, è stato costretto a ritirarsi dalle scene

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L’annuncio della famiglia di Bruce Willis ha sconvolto i fan dell’attore americano che lo hanno sempre seguito e apprezzato per i suoi ruoli d’azione cinematografia: il 67enne è costretto al ritiro delle scene per colpa di un disturbo del linguaggio che ha intaccato le sue capacità cognitive. Nel comunicato social pubblicato dalla sua famiglia si parla espressamente di afasia. Non c’è una cura (ma solo terapie riabilitative, come la logopedia), così come non sono facilmente accertabili le cause (che possono essere differenti e su ampio spettro).

Afasia, cos’è il disturbo del linguaggio che ha colpito Bruce Willis

Si tratta di un disturbo acquisito e non di una vera e propria malattia. Un concetto che sottintende la perdita di una funziona appresa fin dalla tenera età e che quindi porta a un notevole passo indietro. In questo caso nelle funzioni di apprendimento degli stimoli linguisti esterni e, di conseguenza, della possibilità di esternare in forma verbale pensieri e parole. Secondo quanto spiegato dalla Professoressa Cecilia Perin, Responsabile dell’Unità Operativa Clinicizzata di Riabilitazione Specialistica delle Gravi Cerebrolesioni presso gli Istituti Clinici Zucchi di Carate Brianza, gli effetti dell’afasia sono molto severi:

“Una persona affetta da afasia non capisce quello che viene detto e non riesce a produrre frasi di senso compiuto tali da permettere la comunicazione. Inoltre, non è capace di leggere, di scrivere e di fare i calcoli, in quanto la scrittura e le capacità aritmetiche sono connesse con la funzione del linguaggio”.

Per tentare di ristabilire una capacita cognitiva e linguistica nella persona che viene colpita da questo disturbo c’è una sola possibilità: quella rappresentata da una terapia riabilitativa di logopedia. Esperti professionisti tentano di stimolare, attraverso l’apprendimento ed esercizi ad hoc (come avviene per i bambini), quell’area del cervello in cui si sviluppa la capacità linguistica. Si tratta, dunque, non di una cura, ma di una terapia di riabilitazione. Ma come accade per tutte le conseguenze neuro-degenerative cerebrali, l’effetto di questa terapia varia di soggetto in soggetto. Ma cosa può causare l’afasia?

“Le cause sono variabili, in primis l’ictus e il trauma cranico; in questi casi improvvisamente non si è più in grado di capire e di parlare; altre cause sono i tumori cerebrali e qui gli esordi sono subacuti. Infine, esistono gli episodi progressivi come nelle malattie degenerative”.

Ovviamente non sappiamo quale sia stata la causa scatenante di questo disturbo per Bruce Willis. Sta di fatto che fino a qualche settimana fa era impegnato sul set, come spiegato dall’autore e conduttore televisivo Dan Przygoda nel mese di febbraio.

“Bruce Willis sta presumibilmente soffrendo di una forma di demenza, e usa una auricolare così che possano suggerirgli le battute poco prima che le dica. L’ho sentito da diverse persone che hanno lavorato con lui in alcuni film”.

 

 

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