Per Adinolfi i gay possono fare la Streif di Kitzbuhel “solo a piedi” per “motivi biologici”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-21

Il leader del Popolo della Famiglia Mario Adinolfi a La Zanzara su Radio24: “e ci fosse stato un gay che ha fatto quella discesa lo avrebbe già detto e sarebbe stato considerato un eroe”

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“Per la federazione internazionale di sci la Streif di Kitzbuhel la fanno solo gli uomini, non le donne. Non si può negare che abbiano forza e coraggio, ma la discesa più pericolosa e dura nel mondo dello sci per la federazione la fanno solo gli uomini. Un gay la può fare a piedi ma non per gareggiare perché serve una struttura fisica ed emotiva che esclude le donne o probabilmente chi ha un elemento di femminilizzazione come gli omosessuali”: sono le parole del leader del Popolo della Famiglia Mario Adinolfi a La Zanzara su Radio 24. Adinolfi cerca di difendere il pensiero omofobo di Sofia Goggia, che in un’intervista al Corriere della Sera sosteneva che non ci fossero omosessuali tra gli uomini dello sci professionistico perché non potrebbero lanciarsi sulla Streif di Kitzbuhel. “Se ci fosse stato un gay che ha fatto quella discesa – ha aggiunto l’esponente ultracattolico – lo avrebbe già detto e sarebbe stato considerato un eroe. Ma non c’è. Sofia Goggia è stata manganellata per aver espresso la sua idea, per lesa maestà del mondo Lgbt. E costretta alla ritrattazione immediata”.

Per Adinolfi i gay possono fare la Streif di Kitzbuhel “solo a piedi” per “motivi biologici”

Quindi il leader del Popolo della Famiglia è convinto della legittimità delle esternazioni omofobe della campionessa azzurra: “La Goggia ha una certa esperienza, dice cose che sa. I gay non possono fare certe cose per un elemento biologico. Nella realtà è così. Non vedo il gay fare sollevamento pesi, vedo Louganis a fare tuffi non il sollevamento di cento chili o a fare boxe. Nello sport agonistico non a caso in alcune specialità non ci sono omosessuali”. “In alcune specialità, in alcuni sport – conclude Adinolfi – i gay non ci sono per motivi evidenti, che sono anche biologici. Forse c’è una fragilità, andrebbe studiata questa cosa”. Quella che andrebbe studiata è la storia dello sport, visto che nel 2004 il britannico Chris Morgan conquistò la medaglia d’argento ai Campionati Mondiali di Sollevamento Pesi, primo gay dichiarato a farlo. Tocca ribadire l’ovvio: i gay nello sport come nella vita esistono, ma non tutti riescono ad esplicitarlo per colpa di posizioni retrograde e intolleranti come quelle di Goggia e Adinolfi.

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