L’assurda teoria di Sofia Goggia secondo cui non ci sarebbero omosessuali nello sci

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-17

In un’intervista al Corriere della Sera l’atleta si è espressa sulla presenza del mondo Lgbtq nello sport. E sui transgender che gareggiano insieme alle donne ha dichiarato di non essere d’accordo.

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Un brutto scivolone per Sofia Goggia, questa volta lontano dalle piste da sci. In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, la campionessa olimpica si è raccontata toccando diversi temi, dalle amicizie alla passione per lo sport. E tra le tante domande che Aldo Cazzullo e Flavio Vannetti  le hanno posto ce n’è stata una che riguardava la presenza di atleti omosessuali nello sci.

Goggia alle domande sulla presenza del mondo Lgbtq nello sport ha così risposto: “Tra le donne qualcuna sì. Tra gli uomini direi di no. Devono gettarsi giù dalla Streif di Kitzbuhel…”, ha dichiarato facendo riferimento alla difficile pista austriaca e supponendo che, quindi, un omosessuale non sarebbe in grado di farlo.

L’assurda teoria di Sofia Goggia secondo cui non ci sarebbero omosessuali nello sci

Ma non solo. Sofia Goggia si è anche espressa sui transgender che gareggiano insieme alle donne, peggiorando ancora il tiro: “A livello di sport, un uomo che si trasforma in donna ha caratteristiche fisiche, anche a livello ormonale, che consentono di spingere di più. Non credo allora che sia giusto”. Parole che hanno sollevato, a ragione, un vero e proprio polverone sui social.

“Spiace che Sofia Goggia non riesca a capacitarsi di come noi lgbtq+ siamo in grado di fare tante cose diverse, compreso “gettarci giù dalla Streif di Kitz”. In più, non è lei a decidere dove gareggiano atletǝ trans, fortunatamente. Persone che non si trasformano ma esistono”, scrive un altro utente su Twitter. E ancora:  “2022, nello sci maschile non ci sono omosessuali perché devono gettarsi dalla “streif” di Kitsbuehel. Sofia Goggia porta il dibattito indietro di 250 anni”. C’è, infine, anche chi le fa notare che le persone omosessuali “sono costrette ogni giorno ad affrontare brividi ben più spaventosi e complicati della Streif di Kitz… ad esempio i vertiginosi pregiudizi di persone come lei…”.

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