Fact checking
Addio Caronte, sta per arrivare Circe, per gli amici Frosinona
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2015-07-23
Qualcosa è andato storto in Matrix e la magica creatura è sfuggita di mano ai creatori di nomi delle perturbazioni?
La buona notizia è che il caldo sta per finire, è in arrivo una nuova perturbazione che dovrebbe portare un po’ di sollievo e temperature più basse, con la speranza che l’arrivo del maltempo non abbia effetti catastrofici (come ormai sembra tristemente la regola) sul territorio italiano. La cattiva notizia è che il team di scienziati che crea i nomi forse è andato in tilt con il caldo e per qualcuno Circe (questo l’originalissimo nome scelto) è magicamente diventato Frosinona.
IL MISTERO DI FROSINONA
In Italia si è stabilita quest’usanza particolare, dare i nomi alle perturbazioni che portano il caldo, il freddo (e il tiepido) come se si trattasse di uragani tropicali. A lanciare la moda sono stati quelli del sito di previsioni meteorologiche ilmeteo.it. Usanza che qualche anno fa scatenò una piccola polemica tra gli addetti ai lavori sul fatto che fosse utile o meno dare i nomi a cicloni e anticicloni. I nomi usati da ilmeteo.it vengono scelti in base alle indicazioni degli utenti. Una moda che ha fatto storcere il naso a parecchi addetti del settore e anche ad alcuni giornali ma che oramai è consolidata nel linguaggio comune e quindi nessuno ci fa più caso. Ieri però qualcosa è andato storto, i simpaticoni di Rete News 24 hanno pensato bene, non si sa se per una svista loro o di quelli di Meteo.it, di annunciare l’arrivo della misteriosa Frosinona (che secondo alcuni sarebbe già alle porte di Roma):
Antonio Sanò, direttore e fondatore del portale, avvisa di “prestare attenzione ai temporali che si svilupperanno con l’arrivo di Frosinona, poiché i fenomeni potrebbero risultare veramente molto forti e pericolosi, sia per la natura che per l’uomo stesso. Nei giorni successivi al weekend – , prosegue Sanò – il clima sarà decisamente più fresco con aria più respirabile e con l’estate che per un po’ proseguirà normalmente, senza caldo africano”
La notizia è stata data con un certo orgoglio anche da Area C, il quotidiano della Ciociaria.
Peccato che nell’articolo de ilmeteo.it non ci sia traccia di questa perturbante Frosinona, il testo è lo stesso però:
Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it avvisa di prestare attenzione ai temporali che si svilupperanno con l’arrivo di Circe, poiché i fenomeni potrebbero risultare veramente molto forti e pericolosi, sia per la natura che per l’uomo stesso. Nei giorni successivi al weekend, prosegue Sanò, il clima sarà decisamente più “fresco” con aria più respirabile e con l’estate che per un po’ proseguirà normalmente, senza caldo africano.
LA DISPUTA SUI NOMI DEGLI ANTICICLONI
In Italia, non esiste un sistema che dà i nomi alle perturbazioni atmosferiche, ma siccome – come sottolinea Filippo Thiery – siamo un popolo che ha una grande passione per la meteorologia (ma non le competenze) questo si è tradotto nella trovata commerciale (nel senso che promuove l’immagine del sito) della diffusione dell’utilizzo dei nomi “propri” degli anticicloni (e dei cicloni). In Europa Istituto Tedesco di Meteorologia dell’Università di Berlino ha recepito la tradizione americana e britannica di dare i nomi alle perturbazioni e si occupa di “battezzare” ciclioni e anticicloni mettendo in vendita i nomi. I nomi scelti però sono diversi da quelli che poi usano i giornali, questo perché alla fine della fiera la trovata de ilmeteo.it, per quanto poco ortodossa, ha davvero fatto breccia. In fondo fa tutto parte di una strategia di creare una specie di meteo-terrorismo dove la crudele maga Circe, il perfido e infernale Caronte fanno molta più notizia di perturbazioni che si chiamano Albert, Bob etc. Fermo restando che da secoli vengono dati i nomi agli uragani più violenti, l’idea di dare ordine ai nomi delle tempeste allo scopo di facilitarne la ricerca e le procedure d’emergenza risale al 1953. La World Meteorological Organization è l’organismo che si occupa di dare i nomi alle tempeste e agli uragani. Lo scopo di dare un nome proprio ad un uragano è quello di rendere più facile la trasmissione delle informazioni a riguardo, la lista di nomi, diversa in base all’area di provenienza della perturbazione. Per ciascuna area geografica dove si sviluppano i cicloni tropicali esistono sei liste di nomi (maschili e femminili) che vengono usate annualmente a rotazione: quindi ogni sei anni si ripete, ma esistono anche altre liste di nomi per i cicloni e gli uragani dell’Oceano Indiano e così via. Ci sono però alcuni casi di uragani che hanno causato un numero elevato di vittime o di danni i cui nomi vengono ritirati dalla lista.
Foto copertina via Flickr.com