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“Chi tace è complice”, parla la donna che ha zittito Vauro mentre diceva “Mattarella a non è più il garante della Costituzione”

neXtQuotidiano 26/04/2022

Ada Pastore ha spiegato al quotidiano La Repubblica i motivi del suo intervento in difesa del Presidente della Repubblica

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Il suo volto è apparso improvvisamente in diretta televisiva, durante il collegamento di Vauro con “L’Aria che tira” (La7). Si trovava, come il vignettista, nella zona di Porta San Paolo dove era in corso la manifestazione-marcia del 25 aprile. E la signora Ada Pastore, percependo quelle parole contro il Presidente della Repubblica, ha sentito il dovere di intervenire e controbattere per le rime al pensiero di Vauro. E oggi, sulle pagine del quotidiano La Repubblica, spiega i motivi che l’hanno spinta a intervenire.

Ada Pastore, la donna che ha zittito Vauro su Sergio Mattarella

Quelle parole su “Mattarella non è più il garante della Costituzione” pronunciate da Vauro in diretta non sono per nulla piaciute alla signora Ada Pastore. Da lì ne è nato un civile confronto in diretta televisiva, con la donna che ha spiegato le sue ragioni al vignettista. E oggi spiega il motivo del suo intervento:

“Ero stupita che nessuno lo riprendesse, dovevo intervenire. Chi tace è complice. Ricordo ancora quando Salvini disse ‘cedo due Mattarella per mezzo Putin’. Ecco, Vauro avrebbe dovuto denunciare il segretario della Lega, altroché contestare il garante della Costituzione”.

La donna ha poi ribadito la sua posizione sull’invio di armi in Ucraina. Come già affermato in diretta nel confronto con Vauro, la signora Ada Pastore ha sottolineato come lei sia fortemente pacifista, ma ha anche detto che è giusto aiutare il popolo e l’esercito ucraino nella loro resistenza davanti all’avanzare spedito del nemico che non si è fermato e non si sta fermando neanche davanti ai civili innocenti e inermi che sono morti sotto il peso deflagrante di missili e bombe.

Perché lei rivede la resistenza italiana, quella dei partigiani, in quella ucraina di questi due mesi di guerra. Per questo motivo ha deciso di interrompere il discorso del vignettista in diretta televisiva: per difendere il Capo dello Stato da quella che lei stessa ritiene un’ingiusta accusa visto quel che sta facendo la Russia di Putin. La donna, molto civilmente, aveva già esposto questa sua tesi in diretta dalla piazza di Porta San Paolo, mentre il vignettista si diceva non d’accordo con lei e quella sua posizione sulle armi.

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