Aaliyah Smith: la figlia di clandestini che sarà cittadina italiana

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-13

Marida Corso, della XIII sezione del tribunale di Napoli, ha deciso che potrà diventare italiana anche se non ha diritto a nessun risarcimento per la decisione di negargliela da parte del Comune

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Lei si chiama Nwabuzor Aaliyah Smith e il sindaco di Castel Volturno dovrà riconoscerle la cittadinanza italiana anche se è nata da genitori nigeriani. Lei ha sempre vissuto sul Litorale Domizio e Marida Corso, della XIII sezione del tribunale di Napoli, ha deciso che potrà diventare italiana anche se non ha diritto a nessun risarcimento per la decisione di negargliela da parte del Comune.

Aaliyah Smith: la figlia di clandestini che sarà cittadina italiana

Il verdetto che accoglie il ricorso dell’avvocato Hilarry Sedu mette al sicuro l’intero nucleo familiare di Aaliyah perché, sancisce la Costituzione, la famiglia è indivisibile. È un verdetto storico quello del tribunale di Napoli. Oggi stesso l’avvocato Sedu notificherà il provvedimento al Comune e il sindaco Dimitri Russo dovrà riconoscere il diritto della ragazza alla cittadinanza italiana.

Il respingimento della richiesta della 22enne, racconta oggi Mary Liguori sul Mattino, secondo l’avvocato Sedu, avvenne sulla base degli incartamenti del dirigente dell’ufficio anagrafe del Comune di Castel Volturno. «Il sindaco si limitò a firmare un atto sul quale, tecnicamente, non aveva competenze», spiega il legale. Di qui il ricorso al tribunale giunto a sentenza nei giorni scorsi. E che oggi sarà a disposizione dell’Ente locale che, in base all’ordine del giudice, dovrà procedere al riconoscimento della cittadinanza.

E a Castel Volturno ballano anche altri casi. Come quello di un aspirante attore che avrebbe dovuto interpretare la parte di un boss nigeriano in un film, ma si vide tagliato fuori dal cast perché non aveva i documenti in regola. Anche per lui c’è una nuova strada da intraprendere, che è quella del ricorso alla sezione immigrazione e protezione internazionale del tribunale di Napoli. E quella del risarcimento danni.

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