7 euro in più per la pensione di invalidità non è un aumento ma un’offesa alla dignità: lo sfogo di Claudia

di Iacopo Melio

Pubblicato il 2021-12-28

Una situazione tristemente comune a tante persone con disabilità, che in campagna elettorale vengono usate, esibite e spremute, salvo poi essere dimenticate quando la politica serve davvero

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Claudia Frizzarin ha 35 anni anni e vive a Padova da sola, grazie all’aiuto di assistenti domiciliari che si recano da lei solo in determinati orari, in modo da sopperire alle esigenze che la sua disabilità le comporta. Una spesa che riesce a coprire in parte con preziosi fondi comunali, in parte con il progetto “Vita Indipendente” e in parte, purtroppo, con le proprie finanze.
Sul suo profilo Instagram Claudia ha pubblicato una tanto simpatica quando emblematica foto con in mano una mazzetta di banconote a ventaglio da cinquanta euro, e il seguente testo: “Con la fine del 2021 arrivano un sacco di novità, tra cui il “poderoso” aumento della pensione di invalidità. Stamattina mi è arrivato il prospetto INPS in cui sono messi in chiaro gli aumenti a partire dal 1o Gennaio 2022. Nello specifico la pensione di invalidità passa da 287,09€ a 291,69€ con un aumento di 4,60€ mensili mentre l’accompagnatoria passa da 522,10€ a 525,17€ con un aumento di 3,07€ mensili. Quindi in totale avremo un aumento di 7,67€ mensili 🤑 ”.

La descrizione trasparente di Claudia vien ben rappresentata dall’emoji, a fine frase, con gli occhi e la lingua a forma di simbolo del dollaro, e infatti prosegue concludendo così: “Qui si sboccia ragazzi! Il 2022 sarà sicuramente l’anno della svolta. Peccato che rotello in una rotonda!”.

La situazione di Claudia, che ha pure dovuto lasciare un lavoro a tempo pieno accontentandosi di un part-time per non vedersi abbassata la pensione, è quella di tantissime persone con disabilità che non solo si trovano a pagare un prezzo carissimo per provare a essere il più indipendenti possibili, ma che vengono addirittura prese in giro dalle Istituzioni che, soprattutto durante le campagne elettorali, millantano comprensione, solidarietà e aiuti totalmente inesistenti. Perché no, poco più di 7 euro al mese non sono un aiuto concreto ma un’offesa all’intelligenza e alla dignità di ognuno.

Perciò pensiamoci bene la prossima volta che sentiremo la politica strumentalizzare (sì, strumentalizzare) la categoria dei disabili vantandosi di tutele trasparenti. Soprattutto quella parte che lo ricorda a ogni occasione, ostentando la realizzazione di Ministeri ad hoc che di fatto, ad oggi, a niente sono serviti se non a discriminare ulteriormente, facendo cento passi indietro sul fronte culturale, a discapito dell’inclusione vera. Perché fare propaganda sulla pelle degli ultimi è la cosa più ingiusta che ci possa essere, e chi ritiene di trovarsi dalla parte dei fragili sapendo di mentire rappresenta la vetta più alta di una vergogna inaccettabile.

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