A Milano misurare la febbre costerà 380mila euro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-29

Il Fatto Quotidiano racconta la gara della ASST di Rho per gli addetti armati di termo-scanner per misurare la temperatura corporea di chi entrerà negli ospedali e nei poliambulatori pubblici

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Misurare la febbre a chi entra negli ospedali della fascia a nord di Milano farà spendere più di 380 mila euro. Questa è la cifra che percepirà Temporary spa, l’agenzia di lavoro interinale che manderà, nei prossimi sei mesi, da giugno a novembre, venti addetti armati di termo-scanner per misurare la temperatura corporea di chi entrerà negli ospedali e nei poliambulatori pubblici di Garbagnate, Bollate, Rho, Passirana, Arese e Paderno. La storia la racconta oggi Gianni Barbacetto sul Fatto:

È una misura a cui abbiamo ormai fatto l’abitudine: uomini o donne in guanti, mascherina e visiera, ci puntano addosso la “pis tola”mi sura-febbre all’ingresso del supermercato, della boutique, dell’ufficio pubblico. Ancor più utile il controllo della temperatura alle porte degli ospedali e delle strutture mediche. Niente di strano, dunque, che i termo-scanner entrino in funzione anche nei centri sanitari di una delle zone più colpite d’Europa dalla pandemia da coronavirus. Strano sarebbe il contrario.

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Le contestazioni nascono dal metodo con cui il servizio è stato predisposto. La Asst Rhodense (le Asst sono le aziende sociosanitarie pubbliche territoriali, che un tempo chiamavamo ASL), ha emanato una delibera, la numero 448 dell’11 maggio, firmata dal direttore generale Ida Ramponi e dai tre funzionari della direzione strategica, che assegna a Temporary la misurazione della temperatura corporea di chi accede nelle sue strutture. Tra le proteste del personale sanitario, dei volontari e delle onlus.“Perché spendere ora una cifra così considerevole, appaltando il lavoro all’esterno”, dicono i dipendenti, “dopo aver per anni tagliato le spese per la sanità? Perché non utilizzare i dipendenti interni, magari con un piccolo incentivo?”.

La Asst di Rho ha indetto una regolare gara a cui si sono presentate sei aziende. Ha vinto Temporary, poiché ha chiesto il costo d’intermediazione più basso tra quelli proposti dai oncorrenti, 0,14 euro per ora lavorata, a cui va aggiunta la tariffa oraria (16,39 euro) da moltiplicare per il numero delle ore lavorate previste (18.995). Il totale, Iva compresa, supera i 380 mila euro.

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