In 30mila per la manifestazione per la pace a Roma: in piazza anche Conte e Letta

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-11-05

Il messaggio della manifestazione, che arriva forte e chiaro, è un inno contro le guerre e gli scontri. Presenti molti esponenti politici e sindacali

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È partita oggi alle 12 da Piazza della Repubblica a Roma la manifestazione indetta dalla piattaforma di associazioni “Europe for Peace-Cessate il fuoco subito” e promossa, tra gli altri, da Cgil, Cisl, Uil, Arci, Acli, Anpi, Comunità di Sant’Egidio, Libera ed Emergency.

Il messaggio, che arriva forte e chiaro, è un inno contro tutte le guerre e gli scontri. Anche per questo il corteo, che era stato annunciato dal presidente del M5S Giuseppe Conte un mese fa e che oggi vede tra i partecipanti anche i dem, è di fatto privo di colori politici. Tanto che il leader pentastellato aveva esortato alla partecipazione pure gli esponenti di Centrodestra: “La pace non ha colori”, aveva detto Conte, aggiungendo che la manifestazione fosse aperta “a tutti i cittadini che nutrono forte preoccupazione per il crinale che il conflitto in Ucraina sta prendendo, esponendoci al rischio nucleare”.

Alle 12 in Piazza della Repubblica si è riversata una grande folla: secondo la questura di Roma sono circa 30mila i partecipanti che, tra bandiere della pace e delle associazioni promotrici, hanno chiesto la fine del conflitto in Ucraina, con qualcuno che ha intonato “Bella Ciao”. Poi, attorno alle 13, il corteo della manifestazione, a cui partecipano oltre 500 sigle tra associazioni e organizzazioni, è partito. In apertura, lo striscione “Europe for Peace”, portato dagli scout e dai giovani della Comunità di Sant’Egidio. Da via delle Terme di Diocleziano, la folla è passata per via Cavour, piazza Esquilino e via Merulana in direzione di Porta San Giovanni.

Manifestazione per la pace a Roma: al corteo anche Conte e Letta. Si sollevano cori anti-Putin: “In galera”

Uno dei primi leader politici ad arrivare alla manifestazione per la pace è stato proprio Giuseppe Conte, che ha puntato il dito contro il ministro della Difesa Guido Crosetto: “Il ministro Crosetto ha annunciato che sta preparando il sesto invio. Bene, noi gli diciamo che visto che è stata votata una risoluzione che impone al governo di avere un confronto in Parlamento, non si azzardi questo governo a fare un ulteriore invio di armi senza venire a confrontarsi in Parlamento”.

Al corteo c’è anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha detto: “Importantissimo essere qui per la pace a fianco del popolo ucraino contro la guerra di Putin per far prevalere la pace e il diritto”. Dello stesso avviso il segretario della Cgil Maurizio Landini: “Noi siamo contro chi ha voluto la guerra, cioè Putin, non possiamo rassegnarci perché il rischio di un conflitto nucleare è concreto”. Ma sono molti gli esponenti dei dem in piazza, da Matteo Orfini a Stefano Bonaccini, da Laura Boldrini a Piero Fassino, fino a Francesco Boccia e Debora Serracchiani. Più tardi è arrivato anche il segretario Enrico Letta, che ha rinnovato il suo messaggio di pace: “Noi siamo a nostro agio in una piazza che chiede pace, per noi pace vuol dire la fine dell’invasione russa, questo è il punto centrale”.

Proprio contro il titolare del Cremlino si sono sollevati diversi cori: alcuni manifestanti hanno urlato “in galera” in riferimento a Putin. La richiesta di un cessate il fuoco è stata esternata attraverso moltissimi striscioni e cartelli, anche se la più scenografica è la bandiera della pace lunga 50 metri realizzata dal Comitato per la Marcia di Perugia-Assisi, uno dei promotori della manifestazione.

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