«29 grillini al Comune? Meglio che andare al cinema»

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-03-24

L’ipotesi di complotto sul Fatto: Renzi spinge per far vincere la Raggi a Roma

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Una carta della non vittoria a Roma per il Partito Democratico? Ne parla oggi Paola Zanca sul Fatto Quotidiano, prefigurando un “gioco a perdere” del PD nella Capitale per dimostrare l’incapacità amministrativa del MoVimento 5 Stelle. Lo stesso complotto “denunciato” da Paola Taverna qualche tempo fa, insomma, derivato dai sondaggi non proprio rassicuranti per il premier visto che con l’Italicum in vigore Renzi perderebbe contro il candidato dei grillini al ballottaggio. Adesso l’ideona, racconta il Fatto, è venuta al PD:

Ora è negli ambienti del Pd che si cominciano a collezionare gli indizi. Il primo, dicevamo, sono i sondaggi sull’Italicum, quelli che hanno fatto scattare l’allarme a palazzo Chigi. Poi c’è la campagna elettorale di Roberto Giachetti. Oggi pomeriggio all’ex Dogana, prossima sede del suo comitato elettorale, riunisce gli eletti democratici romani. Le aspettative sono alte perchè, lamentano, finora nessuno si è fatto sentire. Roberto Morassut due giorni fa ha detto al Corriere della Sera che Giachetti non si è più fatto sentire praticamente dalla fine delle primarie: “Ci ho parlato una sola volta”, ammette lo sconfitto.
Non era proprio quello che immaginava quando, la sera dei gazebo, è corso ai festeggiamenti in onore del vincitore. Qui non è tanto questione di malumori interni al Pd: è che quel mondo legato a Morassut – l’antirenziano dei due – doveva servire, nelle intenzioni iniziali, a convogliare su Giachetti anche un pezzo di sinistra, quella meno convinta della candidatura alternativa di Stefano Fassina. Per giorni si è cercato di convincere Massimo Bray a farsi avanti, poi, dopo il suo no, ci si era buttati su una sorta di “lista arancione” che affiancasse Giachetti nella campagna elettorale.

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I sondaggi di Index Research su Roma a Piazzapulita

E quindi, sostiene il Fatto, Renzi potrebbe lasciare il “primo tempo” ai grillini (ovvero la vittoria a Roma) per poi godersi le difficoltà di Raggi & Co. a governare una città come Roma:

INVECE anche questa idea sembra tramontata e tutta la sinistra sembra pronta a sostenere Fassina: che senso avrebbe, per Sel e affini, dividersi e rischiare la faccia per un Pd che è “fermo sulle gambe”(copyright Morassut) e sembra avere come massima ambizione quella di arrivare al ballottaggio? Anche lì, infatti i sondaggi disegnano lo stesso quadro: vince Virginia Raggi, la Cinque Stelle.
Ieri il quotidiano laburista britannico Guardian ha sostenuto che l’elezione della grillina “sarebbe una sconfitta umiliante per il partito democratico del premier Matteo Renzi”. Solo che non sanno che la partita per lui si gioca nel secondo tempo. Il primo, il premier, immagina di passarlo alla stessa maniera di Francesco Storace: “Un’aula Giulio Cesare con 29 consiglieri grillini – ha detto- sarebbe meglio che andare al cinema”.

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