250mila emendamenti della Lega agli animali in Costituzione. È tornata in azione la macchina di Calderoli?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-21

Il Carroccio si prepara a una raffica di modifiche al ddl che vorrebbe inserire la tutela dell’ambiente e degli animali in Costituzione. C’è ancora una volta lo zampino del software di Calderoli?

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Roberto Calderoli ha tirato fuori un’altra volta il suo software fabbrica-emendamenti? Il dubbio è lecito alla luce dei 250mila emendamenti con cui il suo partito, la Lega, sta cercando di affossare in commissione Affari costituzionali del Senato il ddl per l’inserimento dell’ambiente in Costituzione, il cui testo ha raccolto i vari disegni di legge assegnati alla commissione sull’argomento. Ma, c’è un ma. Per il Carroccio, infatti, la tutela degli animali non vale per tutti e per tutti allo stesso modo:

L’ostruzionismo della Lega: “Non tutti gli animali sono uguali”

“Serve differenziare con ragionevolezza le tipologie distinguendo tra animali d’affezione, selvatici, d’allevamento o pericolosi”, scrivono in una nota i senatori Luigi Augussori, Ugo Grassi, Daisy Pirovano, Alessandra Riccardi e lo stesso Calderoli. Poi arriva quella che suona più come una minaccia che un ultimatum: “Abbiamo presentato un cospicuo numero di emendamenti con l’intento di migliorare il testo del provvedimento e non di bloccarlo. Siamo quindi pronti a ritirarli e a favorire un iter più fluido di approvazione, nel momento in cui il testo avrà una formulazione corretta”, aggiungono i leghisti. Tradotto? Modificate il testo, e noi ritiriamo gli emendamenti. In caso contrario, preparatevi a una pioggia di richieste di modifiche senza precedenti.

O, meglio, in realtà, un precedente esiste e ha come protagonista proprio Calderoli, come riporta “Il Fatto.it”.

“Già in passato il Carroccio si era fatto segnalare per aver depositato centinaia di migliaia di emendamenti, tutti molto simili tra loro, con il solo obiettivo di fare ostruzionismo. Ai tempi del ddl Boschi Calderoli depositò 82 milioni di emendamenti, ottenuti usando un software realizzato dall’allora senatore Jonny Crosio. Grazie a un semplice algoritmo da un punto di vista tecnologico il software agiva sostituendo termini e punteggiatura: pur mantenendo la struttura base di un emendamento, il risultato del testo era sempre diverso dagli altri 85 milioni. In questo modo si potevano creare in poco tempo milioni di varianti partendo dallo stesso testo base. Chissà se anche questa volta Calderoli ha messo mano al software?”

Toninelli: “Sconcertato dall’ennesimo voltafaccia della Lega”

Pesanti critiche sono arrivate in particolare dal Movimento 5 Stelle, per bocca dell’ex ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, che parla di un “nuovo voltafaccia della Lega”.

“Si tratta di una chiara e odiosa tattica per affossare una norma rivoluzionaria” spiega Toninelli. “Sono sconcertato. Il lavoro di noi parlamentari dovrebbe essere un altro, non quello di mettere i bastoni tra le ruote del progresso. L’aver inserito anche la tutela degli animali nel testo è un segno di civiltà che non va a ledere il diritto di nessuno. Non vedo perché questo debba essere una valida motivazione a fermare una norma di tale portata culturale”.

 

 

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