L’autocertificazione dal 18 maggio per andare fuori regione e gli spostamenti per i congiunti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-17

I motivi per andare fuori regione sono tre: «Lavoro, salute, necessità e urgenza». La visita ai congiunti che vivono in un’altra regione non è consentita, a meno che non ci sia un grave motivo che deve però essere giustificato. Se il motivo non viene ritenuto valido scatta la sanzione da 400 a 3.000 euro

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Come annunciato, dal 18 maggio il modulo di autocertificazione non dovrà più essere compilato per giustificare gli spostamenti all’interno della propria regione ma solo per indicare il motivo del trasferimento in un’altra regione. I motivi per andare fuori regione sono tre: «Lavoro, salute, necessità e urgenza». La visita ai congiunti che vivono in un’altra regione non è consentita, a meno che non ci sia un grave motivo che deve però essere giustificato. Se il motivo non viene ritenuto valido scatta la sanzione da 400 a 3.000 euro. Rimane il divieto di uscire dalla quarantena, pena la denuncia per reati legati alla salute pubblica.

modulo autocertificazione

Si può andare nelle seconde case e si può anche soggiornare purché siano nella stessa regione di residenza. Rimane invece il divieto di andare nelle seconde case fuori regione a meno che non ci siano motivi di «necessità e urgenza». In questo caso va compilata l’autocertificazione per giustificare lo spostamento. E dunque va dimostrato il guasto o la situazione di emergenza che necessita la presenza del proprietario. Nelle seconde case fuori regione si può rimanere soltanto per il tempo necessario a risolvere la situazione di emergenza. Chi viola la norma rischia la sanzione.

autocetificazione 18 maggio modulo autocertificazione spostamenti 1

Nel nuovo decreto che entrerà in vigore domani rimane il divieto di assembramento nei luoghi pubblici e questo vuol dire che «può ripartire la vita sociale» nei luoghi chiusi e nelle case private, senza limiti di persone ma sempre mantenendo la distanza necessaria a evitare il contagio. In questo caso la valutazione è rimandata alla responsabilità individuale e nel provvedimento non c’è alcuna indicazione specifica rispetto al numero massimo di persone che possono incontrarsi.

Leggi anche: Cosa si può fare dal 18 maggio regione per regione

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