Attualità
Il bollettino sul Coronavirus in Lombardia oggi 16 settembre
neXtQuotidiano 16/09/2020
L’aggiornamento sulla situazione dei contagi di Coronavirus in Lombardia oggi con i dati del bollettino della Regione dopo i 176 nuovi casi e i due decessi di ieri: 159 casi e due decessi
L’aggiornamento sulla situazione dei contagi di Coronavirus in Lombardia oggi con i dati del bollettino della Regione dopo i 176 nuovi casi e i due decessi di ieri: 159 casi e due decessi
Il bollettino sul Coronavirus in Lombardia oggi 16 settembre
I tamponi effettuati sono 17.831. Nel bollettino la regione Lombardia specifica che per 18 dei 159 casi si tratta di debolmente positivi, mentre 9 sono stati individuati grazie a test sierologici. Crescono i pazienti in terapia intensiva: oggi sono 30, uno in più d ieri. Aumento anche dei ricoverati che dai 263 di ieri passano a 264, in crescita di uno. Per quanto riguarda la suddivisione dei contagi nelle province: a Milano si registrano 60 casi, di cui 24 solo a Milano città; a Bergamo oggi 4 positivi; a Brescia 14 così come a Lodi e a Monza e Brianza 15; a Mantova 15 casi in più rispetto a ieri. A Pavia 6 positivi e a Varese 13. A Como, Cremona e Lecco 2 casi per provincia. Oggi Sondrio registra zero casi.
Intanto il sindaco di Bergamo Gori, ieri sera a Trento per sostenere il candidato sindaco del centrosinistra per il Comune, Franco Ianeselli, ha espresso la sua preoccupazione per la rete territoriale della sanità in Lombardia: “Il virus non si cura negli ospedali, si cura sul territorio e questo la Lombardia non era pronta a farlo. Gli undici capoluoghi lombardi sono tutti in coda alle classifiche nazionali nel rapporto quantitativo tra abitanti e medici di medicina generale, e la cosa drammatica è che questa dimensione continua ad essere sguarnita. Questa rete territoriale da marzo ad oggi non è stata rinforzata – ha aggiunto Gori – e se si dovesse ripetere quello che abbiamo affrontato in quei due mesi, saremmo di nuovo nella stessa situazione, con tanti posti di terapia intensiva in più, certamente, ma sguarniti sulla medicina territoriale”