La (strana) solidarietà di Salvini per Zingaretti: “Mi spiace che il Pd abbia problemi interni”
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-03-04
Le dimissioni del segretario del Pd stanno provocando diverse reazioni: tutti i messaggi dalla politica
Le dimissione di Nicola Zingaretti da segretario del partito democratico sono arrivate nel silenzio, e ora – come è normale che sia per partito che circa un italiano su cinque vota – sono partite le reazioni. Strano a dirsi, ma da chi arriva la prima? Dal leader della Lega Matteo Salvini, da cui certo non ci si aspettava una solidarietà così immediata. Eppure con un post lo scrive su Facebook, decidando una riga di cinque al compagno di coalizione: “Spiace che il PD abbia problemi interni che costringono Zingaretti a dimettersi”. E poi: “Spero che l’addio di Zingaretti non sia un problema per l’esecutivo”
Dimissioni Nicola Zingaretti, le reazioni della politica
Dagli ambienti interni al partito fanno sapere che questo annuncio di Nicola Zingaretti sia stato un fulmine a ciel sereno. Totalmente spiazzati: sia alla Camera che al Senato i gruppi parlamentari Pd – lo scrive l’AdnKronos – non sapevano nulla delle intenzioni del segretario. Nei corridoi del Nazareno vige infatti lo sconcerto. A commentare le dimissioni è stato il ministro della Cultura e pilastro del partito Dario Franceschini:
Abbiamo sulle spalle non solo il destino del Pd ma una responsabilità più grande nei confronti di un Paese in piena pandemia. Il gesto di @nzingaretti impone a tutti di accantonare ogni conflittualità interna, ricomponendo una unità vera del partito attorno alla sua guida.
— Dario Franceschini (@dariofrance) March 4, 2021
Poi ha commentato anche Graziano Delrio:
In un momento così grave e difficile per il Paese il @pdnetwork ha bisogno che Nicola, che ha sempre ascoltato tutti, rimanga alla guida del partito. Il dibattito interno è fisiologico e non deve essere esasperato. Ritroviamo insieme la strada.
— Graziano Delrio (@graziano_delrio) March 4, 2021
Tra le figure di altri partiti che hanno commentato la vicenda c’è il parlamentare di Forza Italia Gianfranco Rotondi: “Mi ero già fatto l’idea che Nicola Zingaretti fosse una delle poche persone perbene di questa stagione politica. Da pochi minuti ne ho la certezza”. Poi in vece una stoccata da Chicco Testa: “Zingaretti ha scoperto che è difficile essere maggioranza nel Pd. Poteva farsi fare una consulenza dal suo predecessore”.
Dopo aver fatto fuori @GiuseppeConteIT rimaneva l’ostacolo @nzingaretti al programma di normalizzazione dell’Italia. Un grande abbraccio a Nicola. Siamo stati sconfitti, ma non siamo vinti. Continuiamo a lavorare all’alleanza progressista con @Mov5Stelle
— Stefano Fassina (@StefanoFassina) March 4, 2021
Matteo Ricci, coordinatore dei sindaci del Pd, descrive questo decisione come uno sfogo dell'(ex?) segretario: “Comprensibile e condivisibile lo sfogo di Zingaretti, ma Nicola deve rimanere e continuare il suo mandato con la rinnovata spinta dell’Assemblea. Non si può delegittimare ogni volta il leader di turno, men che meno in questa fase di crisi sanitaria ed economica. Le beghe interne avrebbero dovuto essere relegate sullo sfondo, invece hanno prevalso sui temi e sulle scelte strategiche, sulle grandi sfide del futuro. Il Pd parli al paese discutendo profilo, indentità e missione nel nuovo governo Draghi”.
La pensa nello stesso modo di Ricci anche il deputato Francesco Boccia: “Nel momento più drammatico della storia recente del Paese e nel momento più difficile della storia del Partito democratico, Nicola Zingaretti è stato un faro sia per il governo che per il Pd. Credo che nessuno possa mettere in dubbio fatti oggettivi, oltre alla sua serietà e alla sua lealtà verso la comunità dem. E penso che l’Assemblea nazionale abbia una sola strada: chiedergli di restare segretario del Pd che, grazie alla sua guida, è uscito da uno dei periodi più bui della sua storia”.
Bruno Astorre, senatore del Pd: “Piena e totale solidarietà a Nicola Zingaretti, che nei due anni da segretario ha tracciato un percorso che ha portato il Pd ad essere un partito ampio, inclusivo, perno dell’azione di governo e apprezzato dagli elettori. Spiace che Nicola sia stato bersaglio di troppi e ingiusti attacchi, anche di tipo personale. Scenari di guerriglia interna non degni di una vera e sana politica. Quella di oggi è una scelta che pesa per tutti noi, la mia personale speranza è che nell’Assemblea nazionale del Pd si possa ricucire lo strappo”.
Tommaso Cerno, senatore Pd: “Un abbraccio a Nicola Zingaretti e un solo consiglio: non cada nel tranello della corrente saudita del Pd. Guidi orgoglioso una sinistra moderna, laica ed ecologista senza paura di chi gioca con poltrone, inciuci e governi arlecchino. All’assemblea faccia chiudere gli occhi al popolo democratico e intoni ‘Bella ciao’. Vedrà che non saremo noi a uscire da quella sala. E chi uscirà farà bene a farlo”.
Ma non solo la politica sta spendendo parole per il segretario Nicola Zingaretti. All’Adnkronos a commentare le sue dimissioni è Oscar Farinetti, fondatore di Eataly: “Mi spiace perché stimo Zingaretti e trovo che si sia sbattuto molto per il bene del Paese”.