Next Quotidiano

Ultimo aggiornamento: venerdì 20 aprile 2018 13:10
  • neXt
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Cultura e scienze
  • Tecnologia
  • Fatti
  • Opinioni
  • Fact checking
  • La macchina del funky
  • Q&A
  • Sport

Zhang Nai Zhong: l’uomo accusato di essere il capo della mafia cinese in Italia

Considerato il 'capo dei capi', veniva temuto e anche per questo riverito dagli 'affiliati' anche con inchini. L'uomo, 48 anni, è residente a Roma ma ha numerosi interessi a Prato.

neXt quotidiano
giovedì 18 gennaio 2018 16:09
29
FacebookTwitterGoogle

Avevano conquistato quasi completamente il monopolio in Europa del traffico su strada delle merci di origine cinese e ‘gestivano’ l’affare con metodi in perfetto stile mafioso: intimidazioni, omertà e sottomissione. È il racket della mafia cinese scoperto dalla Squadra mobile di Prato che su mandato della Dda di Firenze ha arrestato 33 persone per associazione a delinquere di stampo mafioso. Altre 54 sono indagate.

Zhang Nai Zhong: l’uomo accusato di essere il capo della mafia cinese in Italia

L’operazione denominata China Truck ha consentito di sgominare un’organizzazione che agiva oltre in Italia e in vari Paesi d’Europa. Impegnati circa 130 poliziotti del Servizio centrale operativo e delle Squadre mobili di Prato, Roma, Firenze, Milano, Padova e Pisa, 18 pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Firenze e Roma, il Nucleo Cinofili di Bologna e il Reparto Volo di Firenze e Roma. Hanno collaborato le polizia francese e spagnola. La lunga e complessa indagine, partita nel 2011, ha fatto luce su una ‘geografia’ criminale ramificata che aveva affermato la propria egemonia nel controllo del traffico delle merci su strada in tutta Europa. Si era imposta nella logistica con metodi mafiosi e grazie agli introiti provenienti da attività tipiche della malavita cinese. Centinaia di milioni il giro d’affari, se si tiene conto anche dell’indotto criminale: bische clandestine, locali notturni, prostituzione, spaccio di droga, estorsione. A capo dell’organizzazione Zhang Nai Zhong, considerato il ‘capo dei capi’ che veniva temuto e anche per questo riverito dagli ‘affiliati’ anche con inchini. L’uomo, 48 anni, è residente a Roma ma ha numerosi interessi a Prato.

A conferma dell’influenza di Zhong, gli inquirenti hanno ricostruito l’accordo da lui sancito con il numero due dell’organizzazione per imporre la ‘pace’ tra le bande cinesi e far cessare la guerra che tra il 2005 e il 2010 ha causato una quarantina di morti ammazzati con armi bianche. Zhang è originario della provincia di Zhejiang, il suo vice del Fuyang, regioni che storicamente si contendono il controllo delle comunità di emigrati. Una situazione di “guerra” analoga, hanno ricostruito ancora gli inquirenti, si è verificata anche nella comunità cinese di Parigi e fu ancora una missione del capo dei capi, accompagnato dal numero due, a pacificare anche quella situazione. La decisione per evitare che i fatti di sangue portassero l’attenzione degli inquirenti sugli affari illeciti dell’organizzazione. Tra gli arrestati nell’operazione anche una donna: si tratta dell’amante del boss.

L’operazione China Truck

Nella sua abitazione sono stati trovati anche 30.000 euro in contanti. Le ordinanze sono state eseguite in prevalenza a Prato ma anche a Roma, Milano, Padova e in Francia. Alcuni soggetti sono risultati al momento irreperibili, ma le ricerche da parte della Squadra mobile di Prato proseguono. Sequestrate anche otto aziende a Prato, Roma, Milano e in Francia e in Germania, oltre a immobili, veicoli e 61 conti correnti bancari. Il business principale del clan era nei trasporti, ma l’organizzazione aveva anche bische, ristoranti, locali notturni e money transfer. È la seconda volta che viene contestata l’associazione a delinquere di stampo mafioso nei confronti di organizzazioni cinesi.

china truck Zhang Nai Zhong 1

Secondo il gip, Alessandro Moneti, che ha ordinato gli arresti, gli elementi tipici della ‘mafia’, ovvero l’assoggettamento e l’omertà derivanti da intimidazione e l’accaparramento di attivita’ anche lecite, sono “costantemente presenti e univocamente indicativi”. Per il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, presente al fianco del procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo, “riuscire a individuare una complessa organizzazione mafiosa cinese non e’ ordinario ma eccezionale. Eccezionale identificare la sua composizione e operatività. Riconoscere i caratteri mafiosi e’ un fatto quasi incredibile. E’ importa tenere alto il livello quando queste associazioni inquinano la nostra economia”.

La guerra per bande

Sullo sfondo dell’inchiesta China Truck c’è una guerra fra bande cinesi a Prato per il controllo delle attività illecite, compresa la contraffazione di merci, che è costata numerosi morti e che per lungo tempo ha diviso le gang secondo la provenienza: da una parte i gruppi della regione cinese del Fujian, dall’altro di quelli del Zhejiang. Con l’intervento ‘pacificatore’ di Zhang Nai Zhong, il ‘capo dei capi’, la guerra si è interrotta a Prato e così i criminali cinesi hanno sviluppato i loro traffici illeciti. Zhang Nai Zhong, originario dello Zhejiang, è al vertice dell’organizzazione ma per realizzare un equilibrio accettato da tutti ha nominato come braccio destro un esponente dei criminali cinesi originari del Fujian. In questo contesto normalizzato l’accaparramento delle ditte di trasporti è stato il culmine di una pervasiva attività criminale che ha permesso l’accumulo dei capitali necessari a inquinare l’economia legale.

china truck Zhang Nai Zhong 2

Con i capitali illeciti derivati da contraffazione, gioco d’azzardo, droga, usura, estorsioni, prostituzione il ‘capo dei capi’ della mafia cinese in Europa, Zhang Naizhong, dava ordini da Prato per fare investimenti in attività redditizie: in Cina puntava a miniere di carbone e a oggetti particolarmente costosi, addirittura corna di rinoceronte; in Italia mirava a rilevare attività redditizie legali come un centro commerciale a Firenze, o illegali, come bische per il gioco d’azzardo.

Gen 18, 2018neXt quotidiano

29
FacebookTwitterGoogle

Lascia un commento Annulla risposta

Next quotidiano
Opinioni
  • dipocheparole
    e ancor meno pensieri...

    La telefonata “intercettata” tra Salvini e Casellati

  • neXt quotidiano
    neXt quotidiano

    L’animalista Enrico Rizzi condannato a risarcire 34mila euro

  • Alessandro D'Amato
    Il direttore di neXt

    Daniela Santanchè chiede un passo indietro a Berlusconi

  • Alessandro D'Amato
    Il direttore di neXt

    Paola Nugnes: la senatrice a 5 Stelle e le scelte sbagliate di Di Maio

  • dipocheparole
    e ancor meno pensieri...

    Il senatore Airola vuole l’alleanza Lega-M5S

  • neXt quotidiano
    neXt quotidiano

    Le espulsioni dal M5S illegittime anche a Napoli

  • dipocheparole
    e ancor meno pensieri...

    La foto di Matteo Salvini con le donne rom in Molise

  • neXt quotidiano
    neXt quotidiano

    Roma Metropolitane, lo sciopero e le manifestazioni in Campidoglio

  • Mario Neri
    Mario Neri

    Roberto Fico si dichiara incompetente sullo Statuto M5S

  • dipocheparole
    e ancor meno pensieri...

    Domenico Grispino: l’intervista alla Zanzara del marito di Cécile Kyenge

  • neXt quotidiano
    neXt quotidiano

    L’anagrafe di Torino non registra il figlio di due madri

  • neXt quotidiano
    neXt quotidiano

    Il video sui vaccini che ha fatto impazzire il Pakistan

  • neXt quotidiano
    neXt quotidiano

    I carabinieri sapevano del pestaggio subito da Stefano Cucchi

  • neXt quotidiano
    neXt quotidiano

    Nina Moric a processo per diffamazione di Belen Rodriguez

  • dipocheparole
    e ancor meno pensieri...

    Il consigliere M5S nei guai per un post in cui si augura la morte a Berlusconi

  • neXt quotidiano
    neXt quotidiano

    Otto e 1/2, le “minacce” di Di Maio a Salvini e Berlusconi

  • dipocheparole
    e ancor meno pensieri...

    La rabbia dei free-vax contro Jovanotti per il discorso sui vaccini a Bologna

  • neXt quotidiano
    neXt quotidiano

    Il vicino di Cécile Kyenge confessa: ha imbrattato il muro per colpa del marito e del cane

  • dipocheparole
    e ancor meno pensieri...

    I tifosi viola e l’arbitro “insensibile”

  • neXt quotidiano
    neXt quotidiano

    Lucy Oliver: gli insulti alla moglie dell’arbitro di Real Madrid – Juventus

Fatti
  • La cerimonia di giuramento con dinosauro che è costata il posto ad un colonnello della Guardia Nazionale USA
  • La maxicausa per danni a Beppe Grillo
  • Perché Tony Troja è agli arresti domiciliari
  • Cosa c’è dietro la solidarietà di Virginia Raggi a Federica Angeli
  • Miracolo: la senatrice Vittoria Bogo Deledda alla Commissione lavoro del Senato
neXt 2015 © La Rapida HAL 9000 P.Iva: 12953881005
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkLeggi di più