Zangrillo, il pronto soccorso vuoto e la stoccata di Galli: “Non sei un virologo” | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-01

Ieri Alberto Zangrillo ha fatto molto discutere per un suo tweet in cui annunciava che il Pronto Soccorso del San Raffaele era vuoto. In tanti hanno ricordato la sua affermazione sul “virus clinicamente morto” dello scorso anno. E Massimo Galli gli ha risposto a muso duro: “Non sei un virologo”

article-post

Ieri Alberto Zangrillo ha fatto molto discutere per un suo tweet in cui annunciava che il Pronto Soccorso del San Raffaele era vuoto. In tanti hanno ricordato la sua affermazione sul “virus clinicamente morto” dello scorso anno. E Massimo Galli gli ha risposto a muso duro

Zangrillo, il pronto soccorso vuoto e la stoccata di Galli

“Cari signori giornalisti, questa mattina il Pronto Soccorso Covid19 del San Raffaele è vuoto. Vaccini, ricerca e soprattutto cure corrette e tempestive fanno la differenza”, ha scritto su Twitter il primario di anestesia e rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano.

Non è tardata la reazione di Massimo Massimo Galli, responsabile di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ospite di ‘Timeline’ su Sky Tg24, che gli ha risposto in maniera critica: “Non mi piace contrappormi ai colleghi, sono stanco. Il professor Zangrillo fa egregiamente il rianimatore, ma meno l’epidemiologo o il virologo, e ha un altro approccio. L’ impressione è che questo tipo di messaggi non tenga conto di una serie di fenomeni che stiamo vedendo e sono sconcertanti, come ad esempio la crescita delle infezioni in Germania. Dobbiamo essere cauti anche se sta arrivando l’estate”, perché “tantissimi dei non vaccinati sono in una fascia critica”. L’affermazione di Zangrillo ha scatenato una polemica sui social dove sono stati in tanti a ricordare quando lo scorso anno il primario aveva parlato di “virus clinicamente morto”, mentre poi abbiamo avuto una seconda e una terza ondata:

Per tante persone le frasi di Zangrillo hanno dato la stura a comportamenti imprudenti, che hanno aggravato il diffondersi dei contagi.

Potrebbe interessarti anche