Ylenia Lombardo aveva denunciato l’ex marito. È stata uccisa e bruciata dal compagno

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-07

Ylenia Lombardo aveva 33 anni e una figlia di 11. Non la rivedrà più: è morta dopo una lite con il suo compagno Andrea Napolitano, che ha anche appiccato il fuoco dopo averla picchiata fino a farle perdere i sensi

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Ylenia Lombardo aveva 33 anni e una figlia di 11. Durante una lite è stata picchiata con calci e pugni dal suo compagno Andrea Napolitano. Che poi l’ha lasciata in casa senza sensi mentre prima di andarsene ha dato fuoco all’appartamento.

Ylenia Lombardo aveva denunciato l’ex marito. È stata uccisa e bruciata dal compagno

Ylenia Lombardo aveva già una storia di violenza alle spalle. Aveva denunciato l’ex marito che la maltrattava e che poi è finito in carcere. Nella sua vita però si è imbattuta in un altro uomo violento, che solo perché non riusciva a trovare la sua postepay l’ha presa a calci e pugni, anche sul volto. La donna ha provato a difendersi, perché sul viso di Napolitano ci sono dei graffi. Ma le botte sono state tante, e alla fine ha perso i sensi. Lui prima di andarsene ha appiccato un incendio. Ora solo l’autopsia potrà determinare se Ylenia era già morta o sono state le fiamme ad ucciderla. Repubblica Napoli racconta che Andrea Napolitano ha confessato in lacrime di aver ucciso Ylenia ad un amico. Poi gli chiede di chiamare i carabinieri, che poi lo hanno portato in caserma. L’uomo, in stato di fermo con l’accusa di omicidio aggravato, interrogato dal pm si è avvalado della facoltà di non rispondere:

È montato in sella alla bicicletta elettrica, è andato a Nola per acquistare un giubbino identico a quello strappato. Poi è tornato a casa. Si è tolto le scarpe, le ha lavate e le ha messe ad asciugare sul terrazzo. Quindi è uscito di nuovo, stavolta a piedi. Alle 19.20 ha telefonato a un amico. «Dove sei? Hai saputo che cosa è successo? È morta la ragazza con cui stavo», ha detto con la voce spezzata dall’agitazione. Ma l’incendio divampato in via Ferdinando Scala a San Paolo Belsito non era stato provocato da una bombola di gas. Ylenia Lombardo non era morta in un incidente. L’aveva ammazzata lui, Andrea Napolitano, 38 anni, già in cura per problemi psichiatrici. L’aveva colpita con pugni e calci. E prima di allontanarsi aveva appiccato le fiamme al piccolo appartamento preso in affitto dalla 33enne, madre di una bambina di 11 anni, che si guadagnava da vivere come collaboratrice familiare e già in passato era stata costretta a far arrestare per maltrattamenti un altro uomo, il suo ex marito. Nel decreto di fermo che ha portato Napolitano in cella con l’accusa di omicidio aggravato e incendio, la Procura di Nola parla di delitto commesso «con particolare crudeltà»

Il resto è purtroppo già noto. Dei ragazzi notano il fumo uscire dall’appartamento e avvertono i carabinieri che trovano il corpo di Ylenia semicarbonizzato. Doveva andare a trovare sua figlia. Non la rivedrà più.

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