Attualità
Yeti: la guerra del municipio grillino alla rampa per i disabili del locale al Pigneto
neXtQuotidiano 02/05/2017
Nel mirino dei caschi bianchi la rampa che consente l’ingresso alle persone in carrozzina e quattro tavoli sistemati sul marciapiede: multe e sanzioni. Ma loro non ci stanno
Lo Yeti è una libreria-caffé e centro culturale che si trova in via Pesaro al Pigneto. Da alcuni mesi i suoi gestori sono in guerra con la polizia amministrativa del V Municipio che è tornata a sanzionare i soci della cooperativa impegnata dal 2003 per lo sviluppo della cultura, della legalità e dell’inclusione sociale: nel mirino dei caschi bianchi la rampa che consente l’ingresso alle persone in carrozzina e quattro tavoli sistemati sul marciapiede. È scattata un’ennesima sanzione per 1.600 euro. Dopo le multe già comminate nel corso del 2016, il locale è stato costretto a rimanere chiuso il 22, 23 e 24 aprile.
Lo Yeti e la rampa per disabili
Lo Yeti non è mai riuscito a ottenere i permessi per l’occupazione di suolo pubblico. Dopo 15 anni sono quindi cominciate le multe ed è arrivata la pretesa, da parte dell’amministrazione, di rimuovere la rampa per disabili che consente a tutti l’accesso all’esercizio e ai servizi. Daniele Lauri, presidente della cooperativa che gestisce lo Yeti e disabile, ricorda che all’epoca della costruzione fecero le richieste senza ricevere risposta. Dopo averla costruita arrivarono i vigili a contestare le irregolarità e far arrivare le sanzioni. Il mese scorso è arrivata l’ennesima contestazione e a questo punto dallo Yeti si sono organizzati: “L’opera realizzata nel 2003 con pregiati materiali e rifinita sapientemente da Jago, “artista” artigiano-muratore originario di Marino, vuole esprimere concretamente quei diritti fondamentali che quotidianamente vengono negati in una città ostile a chi vive una situazione di handicap”, hanno detto i gestori annunciando di volerla donare al municipio.
L’oggetto della polemica è il municipio V e l’amministrazione a 5 Stelle guidata da Giovanni Boccuzzi, che ha promesso, dopo le proteste, che si occuperà della vicenda. «Noi, da quando abbiamo aperto, abbiamo reiterato le richieste a tutte le amministrazioni che si sono succedute – racconta Maurizio Panico, uno dei soci della cooperativa – e non siamo mai arrivati a una conclusione positiva della vicenda. Per l’anno in corso abbiamo nuovamente inviato le domande, ancora ci devono rispondere».
La corsa della rampa allo Yeti
Non solo: il 30 aprile è stata anche organizzata la “Corsa della Rampa” tra sedie a rotelle munite di propulsori: «Se il municipio ci sfida possiamo essere addirittura più scemi di loro!». E hanno proposto una soluzione concreta:
Rispetto alla rampa dello Yeti la soluzione è facile e legale. Verificato che non rechi intralcio al passaggio e la sua utilità sociale, il Municipio con un atto della giunta o un passaggio nel consiglio avrebbe la facoltà di acquisirlo (senza alcun onere) al patrimonio pubblico.
E’ già stato fatto da altri amministratori, in altri comuni e territori.
Serve però quel minimo d’iniziativa, una briciola di coraggio che sembra mancare totalmente nel nostro municipio.
Restare passivi con il cappello in mano davanti alla burocrazia non solo rende l’attuale giunta municipale inutile ma, almeno nel nostro caso, dannosa.
Riuscirà?