Publiacqua e le polemiche sulle tubature di Lungarno Torrigiani

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-05-25

La società misto pubblico-privato che gestisce i servizi idrici fiorentini ha un bilancio in attivo ma non programma le opere di manutenzione delle tubature e preferisce alzare le tariffe (che sono tra le più alte d’Italia), secondo le accuse dei cittadini. Vediamo cos’è successo nell’occasione

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Secondo Publiacqua (la società pubblico-privata che gestisce i servizi idrici di Firenze) sono stati due guasti a provocare il cedimento del manto stradalesul Lungarno Torrigiani, tra Ponte Vecchio e Ponte alle Grazie, che questa mattina all’alba ha provocato una voragine lunga circa duecento metri. Fortunatamente non ci sono state vittime ma come ha confermato il sindaco Dario Nardella i danni sono ingenti. Non si tratta solo della ventina di auto coinvolte e finite nel fossato che si è aperto sotto la strada ma anche dei lavori che saranno necessari per far tornare la situazione alla normalità.

Publiacqua e Lungarno Torrigiani

I cittadini di Firenze puntano il dito sull’Amministrazione e sulla società idrica che, denunciavano i sindacati qualche giorno fa, al netto di utili milionari ha le tariffe più alte d’Italia. Come vengono impiegati quei soldi? I lavoratori dell’azienda lamentano condizioni di lavoro pessime e secondo molti è possibile che questa situazione abbia avuto ripercussioni sul livello della manutenzione degli impianti. Del resto se non si fanno gli investimenti adeguati per pianificare la manutenzione delle infrastrutture prima o poi la situazione rischia di esplodere. Nel frattempo diverse zone della città sono rimaste senza approvvigionamento idrico e Publiacqua a spiega che problemi di abbassamenti di pressione e mancanze d’acqua potranno interessare anche i comuni limitrofi della piana.
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In prima fila a denunciare la cattiva gestione del sistema idrico di Firenze c’è Piero Pelù che su Facebook parla di dissesto idrogeologico come “merce di scambio preferita del renzismo più becero” e accusa l’amministrazione comunale di non essersi prodigata a rattoppare le buche cittadine. Nei commenti però Pelù spiega anche che la tubatura era “completamente marcia da vent’anni” quindi se le cose stessero così la colpa non sarebbe solo dell’attuale sindaco ma di tutti coloro che hanno amministrato Firenze negli ultimi venti anni e non solo di Renzi (che Pelù definisce “dittatore”). C’è chi fa notare che la tubatura che ha ceduto provocando la voragine era stata posizionata all’interno della fascia di rispetto del corso d’acqua ma c’è da dire che sono cose che succedono in una città che si è sviluppata proprio a ridosso di un fiume (e non è stata fondata certo dieci anni fa). Ci si chiede che senso abbia avere un bilancio in attivo (così come altre aziende partecipate fiorentine) quando non si utilizza il disavanzo per programmare gli interventi di manutenzione e al contempo si alzano le tariffe. Un problema che non riguarda solo il sistema idrico ma anche scuole e case popolari e che sembra quindi endemico del sistema-Firenze dove si preferisce fare cassa invece che pensare alla gestione concreta di immobili e infrastrutture.

Il problema sembra essere più legato alle opere di manutenzione, ad esempio a Firenze (fanno notare nei commenti a Nextquotidiano) da due anni una strada è chiusa al traffico perché non si è provveduto a sistemare il manto stradale deformato dalle radici di un albero. Non certo una buona pubblicità per un Sindaco che vuole essere “l’uomo del fare”.

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Via Facebook.com credits : Conte Raffaello “Lello” Mascetti

C’è anche chi a Firenze prende la situazione con una certa ironia, come la pagina Facebook dedicata al Conte Raffaello “Lello” Mascetti oppure quella – famosissima – sulle profezie apocalittiche di Oriana Fallaci
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L’indagine della procura su Lungarno Torrigiani

 
Il pm di turno Gianni Tei ha intanto aperto un fascicolo per la voragine che si è aperta stamani sul lungarno Torrigiani a Firenze. Secondo alcune fonti sarebbero già stati acquisiti dei documenti nella sede di Publiacqua. Non è ancora invece chiaro quale l’ipotesi di reato e se vi siano indagati. “Publiacqua ha riaperto l’acquedotto per riportare l’acqua potabile nelle abitazioni” dei vari quartieri della città, fatta eccezione per l’Oltrarno, ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella. Per le scuole, il Comune ha disposto anche la distribuzione di acqua in bottiglia oltre che l’invio di autobotti. “I nostri tecnici – spiega Publiacqua – hanno appena concluso le manovre di rete per consentire la rimessa in funzione a pieno regime dell’Impianto dell’Anconella per l’approvvigionamento della riva destra d’Arno della città. Prosegue intanto il lavoro sul guasto di Lungarno Torrigiani, in coordinamento con Polizia Municipale e Vigili del Fuoco, per mettere in sicurezza la zona interessata dal guasto e procedere quindi alla riparazione”. “La situazione dell’approvvigionamento idrico tornerà gradualmente a normalizzarsi nella parte di Firenze in riva destra d’Arno, nelle zone di Sorgane e limitrofe, nelle zone di Isolotto e Legnaia. Intanto – spiega ancora Publiacqua – è stato necessario chiudere anche l’integrazione dell’acqua che da Firenze serve Prato e questo sta provocando problemi di approvvigionamento anche su questa città. I nostri tecnici stanno effettuando manovre e interventi su impianti e reti per ridurre i disagi specialmente nelle ore di maggior consumo. In conseguenza dei lavori in corso e degli sbalzi di pressione sulla rete possono verificarsi temporanei fenomeni di torbidità anche nelle zone dove l’acqua non è mancata e dove l’acqua tornerà nelle prossime ore”.

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