Fase 3: le linee guida per le visite ambulatoriali e il ritorno del gioco delle carte

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-09

Le misure aggiornate dalla Conferenza delle Regioni sulle Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative nella fase 3 dell’emergenza Coronavirus e le linee guida di Cittadinanzattiva sulla sanità

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Tornano le riviste nei barbieri e si potrà giocare a carte nei bar e nei centri anziani. Queste alcune delle misure aggiornate dalla Conferenza delle Regioni sulle Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative nella fase 3 dell’emergenza Coronavirus. Sarà possibile giocare a carte nei circoli ricreativi, quindi, ma a patto che i giocatori indossino mascherina e che i mazzi di carte siano cambiati frequentemente.

Fase 3: si può tornare a giocare a carte

Le linee guida aggiornate dalla Conferenza delle Regioni prevedono infatti che si possa giocare a carte nei circoli ricreativi “purché si indossi la mascherina, si igienizzino frequentemente le mani e le superfici di gioco e si rispetti la distanza di almeno un metro tra i giocatori dello stesso tavolo sia tra tavoli adiacenti. Ed è consigliata infine la frequente sostituzione dei mazzi di carte usati con nuovi”. Intanto sono state emanate nuove linee guida per consentire la ripartenza dell’ordinaria assistenza per tutti coloro che si sono visti rinviare prestazioni a causa del COVID-19, per i malati cronici e per coloro che devono effettuare visite, esami specialistici o interventi chirurgici.

fase 3

Cittadinanzattiva nell’aggiornamento della Guida Covid-19 fornisce informazioni sulle principali novità introdotte per la prenotazione di prestazioni sanitarie, le modalità e i tempi di attesa, sia per quanto riguarda i nuovi appuntamenti che per quelli rinviati durante l’emergenza COVID, premettendo che, nonostante la normativa in larga parte comune, possono riscontrarsi alcune differenze tra le varie Asl e gli ospedali nelle diverse Regioni. Dal come evitare code ed assembramenti, a cosa fare in caso di interventi chirurgici rimandati durante l’emergenza, alle nuove regole da osservare in ambulatori, studi medici e sale di attesa, ecco alcune cose da sapere sull’accesso alle cure sanitarie e liste di attesa in Fase 3 Covid-19:

1. Verifica presso la tua Asl (tramite sito web o telefono) se sono previste limitazioni per accedere ad esami e visite presso le strutture sanitarie.

2. Ricorda che i tempi di attesa per visite ed esami devono rispettare quanto previsto dal Piano Nazionale di Governo delle Liste di attesa. Per le visite e gli esami specialistici: codice “U” “Urgente” entro 72 ore; codice “B” per “Breve” entro 10 giorni; codice “D” per “Differibile”, entro 30 giorni se si tratta di visita o entro 60 giorni se si tratta di esame; codice “P” per “Programmabile”, entro 120 giorni. Per quanto riguarda gli interventi chirurgici, invece, esistono le seguenti priorita’: codice “A”, attesa massima 30 giorni; codice “B”, attesa massima 60 giorni; codice “C”, attesa massima 180 giorni; codice “D”, attesa massima 12 mesi.

3. Se riscontri abusi, carenze di informazioni o tempi di attesa troppo lunghi, puoi segnalarlo alla Direzione Sanitaria o all’Ufficio Relazioni con il Pubblico della tua Asl o dell’ospedale e alla mail coronavirus@cittadinanzattiva.it.

4. Eventuali prescrizioni di visite, esami o farmaci possono esserti inviate via email o per telefono dal medico di riferimento, senza doversi recare presso gli studi medici.

5. L’accesso alle strutture sanitarie è consentito solo al paziente, senza accompagnatori, a meno che lo stesso sia un minore o non sia autosufficiente.

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