La terrificante storia della mamma picchiata dai bulli che tormentavano il figlio di 11 anni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-13

La donna è stata colpita a calci e pugni dalla baby-gang di Vigevano

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E intervenuta per difendere il figlio, di undici anni, perseguitato, vessato e tormentato per tantissimo tempo da quel gruppo di bulli. E la baby-gang (l’ennesima nella zona del Pavese) si è scagliata contro la donna. È accaduto nuovamente a Vigevano, dove una donna è finita in ospedale dopo esser stata colpita a calci e pugni da questo gruppetto di giovani, giovanissimi. Il capo del branco ha tredici anni ed è quello che ha colpito la mamma più volte e più forte.

Vigevano, i bulli picchiano la madre di un ragazzo di 11 anni

Intervistata da Il Corriere della Sera, la 47enne ha raccontato cosa le è accaduto e quel che il figlio, undicenne, ha subìto nel corso degli scorsi mesi. Perché il giovane, dopo settimane di vessazioni, non aveva mai raccontato le angherie di cui è stato vittima.

“Mio figlio di solito va a scuola da solo, a piedi. Mi ero accorta che aveva dimenticato le chiavi di casa e l’ho seguito. Poco dietro c’era mio marito. Ho visto da lontano che lo spintonavano. Sono corsa lì e li ho separati, prendendo l’aggressore per la giacca e chiedendogli cosa volesse. Lui, faccia tosta, mi ha ribadito di volere i soldi. L’ho spinto via, all’interno della stanzetta dove si trovano i distributori. Lì dentro c’erano sette o otto ragazzi, mi sembravano tutti minorenni tranne uno, che comunque si limitava a guardare. Alcuni erano sicuramente italiani, altri no”.

E lì l’hanno presa a calci, schiaffi, pugni e spintoni. Il tutto sotto gli occhi del marito (e padre dell’11enne) che è intervenuto allontanando la baby-gang di Vigevano e chiamando i Carabinieri. Poi il figlio ha rotto quel muro del silenzio, raccontando di come quel gruppetto di bulli lo avesse preso di mira (e non solo lui), colpendolo e rubandogli i soldi in diverse occasioni.

E ora scatta la denuncia. Perché, in quanto minori, non si può procedere d’ufficio per i reati di cui sono accusati quei giovanissimi bulli. Ma qualcosa si sta smuovendo per porre fine a questa ennesima vicenda che proviene dalla provincia di Pavia. Perché già nel 2017 un’operazione dei Carabinieri sgominò un’altra baby-gang che si rendeva protagonista degli stessi identici atti.

(foto IPP/carabinieri)

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