Ventimiglia, i tre denunciati per aver dato da mangiare ai migranti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-03-25

Tre cittadini francesi sono stati denunciati nei giorni scorsi dalla polizia a Ventimiglia per aver dato da mangiare ai migranti che bivaccano al confine con la Francia

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Tre cittadini francesi sono stati denunciati nei giorni scorsi dalla polizia a Ventimiglia per aver dato da mangiare ai migranti che bivaccano al confine con la Francia. I tre, attivisti di Roya Citoyenne, si sono sistemati nel posteggio davanti alla chiesa di Sant’Antonio alle Gianchette e hanno distribuito cous cous a un gruppetto di stranieri, violando così l’ordinanza del sindaco Enrico Ioculano. Per questo sono stati identificati e denunciati.
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Il fatto, rende noto l’associazione Antigone, “è avvenuto lo scorso 20 marzo nella città ligure e ci è stato segnalato oggi”. “Siamo di fronte al capovolgimento di ogni logica. Utilizzare il diritto per colpire e punire episodi di solidarietà non può avere e trovare alcuna giustificazione”. dichiara Patrizio Gonnella, presidente di Antigone e della Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili. “A quanto abbiamo appreso – aggiunge – i ragazzi sarebbero arrivati a Ventimiglia con una macchina carica di generi alimentari e avrebbero iniziati a distribuirli ai migranti presenti alla frontiera con la Francia”. “Dopo pochi minuti la polizia li avrebbe interrotti e condotti in caserma per identificarli, schedarli e denunciarli. Almeno uno di loro non avrebbe firmato la denuncia poiché nessuno era in grado di tradurre il documento e i contenuti dello stesso in francese”, conclude Gonnella. Il sindaco è stato sentito da La Stampa:

Ioculano si scaglia contro i tre ragazzi francesi: «Perché non protestano contro il loro Stato, che ha chiuso le frontiere e che sta rimandando indietro anche molti minori, di cui noi ci facciamo carico? Se vogliono aiutare sono benvenuti: possono farlo all’interno delle tante associazioni che danno una mano». Nel centro d’accoglienza infatti, grazie proprio a una richiesta del Comune di Ventimiglia, la Prefettura che lo ha istituito e la Croce Rossa che lo gestisce accettano l’aiuto di associazioni accreditate. Come per esempio Medici senza Frontiere, che da mesi ormai è presente nella struttura.
Ma, nonostante la città di confine abbia reagito dimostrando nei fatti una grande solidarietà, raccogliendo abiti, cibo, organizzando corsi di italiano, coinvolgendo anche i profughi in alcuni spettacoli, per agevolare l’integrazione, ci sono attivisti No borders che continuano a pensarla diversamente. E che protestano per le tre denunce che i tre ragazzi di «Roya Citoyenne» hanno appena «incassato». Uno dei tre, Gerard Bonnet, il 16 maggio dovrà comparire in tribunale a Nizza per aver accompagnato alcuni migranti illegalmente attraverso il confine italo-francese. Non lo ha fatto per denaro: è un «passeur solidale». Lo ha fatto per protestare contro la chiusura delle frontiere, contro i «muri» dell’Europa. Che sono anche a Ventimiglia.

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