La vignetta in cui Vauro “dimentica” chi è l’aggressore e chi l’aggredito

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-24

Nel suo ultimo lavoro, pubblicato sulle colonne del Fatto Quotidiano, il vignettista ha raccontato la guerra in Ucraina con un disegno che ha scatenato numerose polemiche sui social.

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Pioggia di critiche nei confronti del vignettista Vauro Senesi, che su Twitter ha condiviso il suo nuovo lavoro pubblicato sul Fatto Quotidiano del 23 aprile. Nel disegno ‘incriminato’ si vedono due militari: uno dice all’altro: “Ma chi di noi è l’aggressore e chi l’aggredito?”, con l’altro che replica: “E chi se ne ricorda”.

La vignetta in cui Vauro “dimentica” chi è l’aggressore e chi l’aggredito

Una vignetta che, a ragione, ha scatenato un vero e proprio polverone sui social, con numerosi utenti che hanno risposto a Vauro che ricordano benissimo chi è l’aggressore e chi è l’aggredito.

Già qualche giorno fa, Vauro aveva rilasciato un’intervista all’Adnkronos, dove aveva definito le polemiche sull’Anpi strumentali e vergognose. “La Nato quando c’è stata la Resistenza non esisteva quindi non si capisce perché l’Anpi dovrebbe sfilare con la bandiera della Nato. Inoltre vorrei ricordare che nell’articolo 11 della Costituzione c’è scritto che l’Italia ripudia la guerra e noi non siamo stati attaccati per cui non possiamo fornire armi”, aveva dichiarato.

E ancora, sulla resistenza in Ucraina, Vauro continuava: “Vogliamo dire che gli ucraini sono come i partigiani e fare la terza guerra mondiale? Spero di no! L’Ucraina ha un esercito regolare finanziato dagli americani e dagli inglesi dal 2014 e quindi non capisco cosa c’entra con la resistenza partigiana. Inoltre – dice provocatoriamente – non ho mai visto i partigiani combattere al fianco di chi aveva lo stemma della SS sull’uniforme”.

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