Vanessa Nicoli: l’ex vicesindaca della Lega a Crespino indagata per fuga dopo un incidente stradale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-06

Due gli incidenti sotto la lente degli investigatori: l’investimento di un giovane in bicicletta, dopo il quale non si sarebbe fermata, ed un successivo tamponamento, da ricondursi ad un suo stato di obnubilamento dovuto ad un livello alcolemico troppo alto

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Vanessa Nicoli, ex vicesindaca leghista di Crespino,  paese di 1800 abitanti adagiato sulla sponda polesana del Po, è indagata per fuga in caso di incidente stradale, lesioni e guida in stato d’ebbrezza. Due gli incidenti sotto la lente degli investigatori: l’investimento di un giovane in bicicletta, dopo il quale non si sarebbe fermata, ed un successivo tamponamento, da ricondursi ad un suo stato di obnubilamento dovuto ad un livello alcolemico di 2 grammi per litro.

Vanessa Nicoli: l’ex vicesindaca della Lega a Crespino indagata per fuga dopo un incidente stradale

Racconta il Gazzettino che i fatti risalgono al 17 gennaio scorso, quando la Nicoli era ancora vice della prima cittadina Angela Zambelli. Nata a Padova ed iscritta alla Lega dal 2015, oltre a correre alle amministrative di Crespino, la Nicoli si era candidata anche come consigliera comunale a Rovigo, raccogliendo però, appena sei preferenze. Meglio era andata a Crespino, dove era stata eletta e nominata vicesindaco con le deleghe “pesanti”, come Urbanistica, Edilizia, Politiche Sociali e della Famiglia, Cultura e pari opportunità, Turismo e Volontariato ed associazionismo.

Il suo “siluramento” è arrivato il 24 febbraio scorso con un laconico decreto del sindaco Zambelli, nel quale si spiegava solo che «sono intervenute situazioni e circostanze che hanno fatto venir meno il rapporto di fiducia». Difficile pensare che le circostanze cui fa riferimento non siano legate alla vicenda del doppio incidente e della conseguente denuncia. Tuttavia, i diretti interessati, per il momento, preferiscono non dire alcunché. «Situazione delicata, preferisco non commentare nulla», taglia corto il sindaco.

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Foto da: Rovigo Oggi

Secondo quanto ricostruito, quel pomeriggio la Nicoli era al volante della propria auto e, mentre percorreva la Provinciale 4 che va da Rovigo fino ad Adria, nel tratto che attraversa Ceregnano, ha colpito un giovane che era in sella ad una bici. Un ragazzo di origini indiane, che ha riportato lesioni non banali, con una prognosi di un mese per una frattura al bacino, alla spina iliaca, ed una frattura ad un braccio, oltre ad una ferita lacerocontusa alla schiena. La 33enne, però, non si sarebbe fermata, proseguendo oltre. Ma non andando molto lontana, perché poco dopo, sempre a Ceregnano, è rimasta coinvolta in un secondo incidente, con un’altra auto, in questo caso, fortunatamente, senza feriti.

Lì però sono intervenuti i carabinieri che l’hanno sottoposta alle analisi: è emerso un tasso alcolemico di circa 2 grammi per litro, ovvero quattro volte il limite massimo consentito per mettersi al volante, di 0,5 grammi per litro.

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