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Speranza contro le chiacchiere da bar sui vaccini in tv racconta che ha vaccinato i suoi bambini | VIDEO
neXtQuotidiano 20/12/2021
Il Ministro della Salute, in collegamento con “Che Tempo Che Fa” (RaiTre) ha parlato della campagna di immunizzazione nella fascia 5-11 anni
La scienza non può essere ridotta a una chiacchiera da bar sui social o a qualche discussione televisiva con il solo obiettivo di fare ascolti. Lo ha detto il Ministro della Salute Roberto Speranza, in collegamento con Fabio Fazio a “Che tempo che fa” (RaiTre) parlando dell’avvio della campagna di vaccinazione nella fascia d’età 5-11 anni. Il capo del dicastero ha anche spiegato che, qualche ora prima del suo intervento televisivo, i suoi due figli piccoli avevano ricevuto la prima dose.
“I miei due figli (di 8 e 10 anni) poche ore fa hanno avuto la prima dose.
Questa materia così delicata non lasciamola ai social, ai bar dello sport, alle battute che si fanno negli studi televisivi dove si litiga parlando uno sull’altro.”@robersperanza a #CTCF da @fabfazio pic.twitter.com/GwrzHhH6V3— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) December 19, 2021
Speranza dice che i suoi due figli hanno ricevuto la prima dose di vaccino
“Nelle prime due giornate abbiamo raggiunto la quota di oltre 52mila bambini tra i 5 e gli 11 anni che hanno fatto la prima dose. Dentro questa cifra ci sono anche i miei due figli, Michele ed Emma, che poche ore fa hanno avuto la prima dose – ha detto il Ministro della Salute Roberto Speranza -. Voglio ringraziare il nostro servizio sanitario nazionale perché hanno avuto un’esperienza anche bella, trovando un clima molto accogliente. Medici e infermieri come sempre eccezionali. C’era in qualche modo un clima anche di festa, era un’occasione bella, un servizio sanitario nazionale che ha saputo rendersi accogliente per i più piccoli”.
Il Ministro ha poi voluto raccontare la sua esperienza. Non da capo del dicastero, ma da genitore: “Io personalmente da padre, non da ministro, ho parlato con il nostro pediatra e suggerirei, con grandissima umiltà, a tutte le famiglie, a tutti i padri e le madri, di parlare con i pediatri. I nostri pediatri sono davvero preparati, bravi. Hanno speso tutta la loro vita per farsi carico dei problemi dei nostri figli. Per prendersi cura dei nostri figli. Questa materia così delicata non lasciamola ai social network, ai bar dello sport, alle battute che spesso di fanno in qualche studio televisivo dove si litiga parlando uno sull’altro. È una materia delicata. Fidiamoci delle persone che nella vita hanno fatto questo. Fidiamoci dei nostri scienziati. Fidiamoci dei nostri medici. Fidiamoci dei nostri pediatri.
Il parere di Roberto Burioni
Poco dopo l’intervento in collegamento del Ministro Roberto Speranza, ha preso la parola Roberto Burioni che ha parlato dell’importanza della vaccinazione anche nella fascia di popolazione di più giovane, spiegando – numeri alla mano – come la pandemia abbia colpito anche i più piccoli.
“In questo momento l’incidenza massima del covid nel nostro Paese è nei bambini da 0 a 9 anni, che sono non vaccinati, frequentano la scuola e in questo momento sostanzialmente in Italia, Covid è un’infezione pediatrica.”@RobertoBurioni a #CTCF pic.twitter.com/xRbaXNkFM9
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) December 19, 2021
“È stato detto che i bambini non si contagiano e non contagiano: non è vero. In questo momento, l’incidenza massima del covid nel nostro paese è nei bambini da 0 a 9 anni. Non sono vaccinati e frequentano l’ambiente chiuso della scuola. In questo momento sostanzialmente in Italia il covid è un’infezione pediatrica. Quando si infettano, i bambini hanno conseguenze più lievi rispetto a persone più anziane. Durante la pandemia abbiamo avuto circa 1.500 bambini ricoverati, 37 sono finiti in terapia intensiva e 9 sono morti. Nove morti sono pochi paragonati alle 130mila vittime della pandemia, ma 9 bambini morti sono qualcosa che turba. Sappiamo ora con ragionevole certezza che il problema del covid nei bambini è una malattia infiammatoria multisistemica, che insorge in un caso su 3.000 un mese dopo la guarigione, con l’infiammazione di diversi organi. I rischi per un bambino tra i 5 e gli 11 anni non sono irrilevanti”.
A questi numeri se ne aggiungono altri, quelli della campagna vaccinale nella fascia 5-11 che provengono dagli Stati Uniti dove la campagna di immunizzazione per i più piccoli è stata avviata diverse settimane fa: “Negli Usa sono stati vaccinati 5 milioni di bambini e la direttrice dei Centers for Disease Control, l’istituto più autorevole nel controllo delle malattie infettive, ha detto che non è stato registrato nessun problema in termini di sicurezza. Da un lato abbiamo una malattia con rischi, dall’altra abbiamo un vaccino efficace al 91% che sembra essere molto, molto sicuro. La scelta è facile. Io ho una figlia di 10 anni, le voglio molto bene. E per questo l’ho già vaccinata”.
(foto e video: da “Che Tempo che Fa”, RaiTre)