Vaccino anti COVID: richiamo ogni anno?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-12

Guido Forni, immunologo dell’Accademia dei Lincei, oggi sul Corriere della Sera spiega che è molto probabile che la vaccinazione anti COVID diventi annuale, un po’ come quella contro l’influenza

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Guido Forni, immunologo dell’Accademia dei Lincei, oggi sul Corriere della Sera spiega che è molto probabile che la vaccinazione anti COVID diventi annuale, un po’ come quella contro l’influenza:

È una prospettiva possibile anche se al momento non si può configurare. Dipenderà dall’evoluzione della pandemia nei prossimi mesi. Non è da escludere che la vaccinazione contro il Sars-CoV-2 debba essere estesa oltre il 2021 e che si renda necessario un richiamo annuale come protezione contro nuove varianti del ceppo virale. In questo caso, in presenza di mutazioni pericolose per l’uomo, dovremmo stimolare nuovamente l’immunità di cui oltretutto al momento non conosciamo la durata. Tante ricerche sono in corso

Dello stesso avviso si era detto qualche giorno fa Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Humanitas di Milano in un’intervista a Repubblica: “Abbiamo un problema di varianti. È possibile che dovremo rivaccinarci contro di loro. Anche per anni, come avviene con l’influenza. Penso, come immunologo, che il vaccino contro il vecchio virus sarà un buon esercizio per il nostro sistema immunitario per rispondere molto bene al richiamo che dovremo fare. Il nostro Paese aveva una grande tradizione, esportava più vaccini di quanti ne importava. Credo sia strategica la valorizzazione della nostra capacità di innovare e fabbricare in questo settore. Dobbiamo recuperare questa grande tradizione e tornare a produrre per avere i vaccini per le varianti”, sottolinea Mantovani. Secondo Mantovani è giusto puntare ora tutto sulla protezione degli anziani: “mettiamo in sicurezza loro e noi stessi. Con coperture ampie dei fragili liberiamo terapie intensive e spazi per curare cancro e problemi cardiovascolari”. Il professore riguardo alla durata della protezione di chi ha avuto la malattia o si è vaccinato spiegava: “Non lo sappiamo con certezza. Uno studio danese su 4 milioni di persone che hanno avuto il Covid dice che la copertura è dell’80%. Ma tra chi ha più di 65 anni scende al 47%. I dati di risposta immunitaria indotta dal vaccino, invece arrivano più o meno a 8 mesi e speriamo che questo ci dia una protezione almeno per 1-2 anni”.

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