La casa editrice No-vax che si ritira dal Salone del libro per protesta contro il Green pass

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-24

La Uno Editori, attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook del suo fondatore, ha annunciato il suo no alla partecipazione al grande evento che si tiene ogni anni nella città della Mole

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Sul profilo Facebook di Prabhat Eusebio la parola “vaccino” (in tutte le sue declinazioni) vengono sempre seguite dall’emoticon del teschio, simbolo della morte. E tra un proclama no vax e l’altro, emerge anche un pensiero – strettamente correlato all’anti-vaccinismo – contro il Green Pass. Lui è il fondatore della Uno Editori, la casa editrice di Torino che ieri ha comunicato il proprio ritiro dal Salone del Libro che si terrà nella città della Mole dal 14 al 18 ottobre.

Uno Editori, la casa editrice no vax che si ritira dal Salone del Libro

“La vita inizia dove finisce la paura! Questo è il tempo del coraggio, delle scelte difficili, scomode, non comprese, osteggiate dalle masse, ma necessarie. La vita non si fonda sulla parola, spesso effimera e danneggiata da sistemi di pensiero appesantiti da secoli di condizionamenti sociali, ma sull’azione consapevole che nasce da una visione utopistica del mondo e della collettività. Ho così deciso, in accordo con altri editori, di rinunciare alla nostra partecipazione al Salone internazionale del libro di Torino. Rinuncio all’acconto dato per l’acquisto dello spazio e agli incassi dei 5 giorni di fiera, e a dare lavoro a tutte le persone coinvolte in questi anni per la gestione dello stand”.

Queste sono le parole scelte per accompagnare quella foto in cui la Uno Editori annuncia il proprio disimpegno dall’evento che ogni anno attira migliaia di appassionati di lettura, con ospiti e conferenza di livello mondiale. Prabhat spiega i tre perché che lo hanno spinto in questa decisione: “Per rispettare uno dei valori più elevati e sacri dell’universo, la libertà, non quella decantata dai politici o dai filosofi, ma la libertà di coscienza, da cui derivano tutte le altre. Per dire NO, a un sistema repressivo e coercitivo. Per essere d’esempio, per le prossime generazioni, e attenuare gli effetti della sociopatia dilagante di questa era, la falsa pandemia”.

Tutto in linea con alcuni post che si trovano sulla sua bacheca social. Ecco due esempi.

Insomma, messaggi chiari da parte del fondatore della Uno Editori.

(FOTO IPP/Massimo Rana)

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