Un’altra magnifica proposta di Borgonzoni per l’Emilia-Romagna (che c’è già)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-11

La candidata della Lega ha oggi proposto un fondo per aiutare le vittime di violenza. Esiste dal 2004

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Noi non sappiamo come finiranno le elezioni in Emilia-Romagna, ma una cosa la sappiamo: Lucia Borgonzoni fa proposte bellissime che però ci sono già. Oggi la candidata della Lega alla presidenza della Regione ha detto che “bisogna ragionare su un fondo, più generico e non solo per le donne, magari parziale, per aiutare tutte le persone che subiscono violenze”. Borgonzoni, ha aggiunto anche che “dobbiamo fare i conti con la popolazione sempre più straniera”, sottolineando il tema delle “culture diverse” e di un approccio differenziato da parte degli operatori.

Un’altra magnifica proposta di Borgonzoni per l’Emilia-Romagna (che c’è già)

Il fondo, però, come ha fatto notare il governatore uscente Stefano Bonaccini, esiste già. La Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, costituita il 12 ottobre 2004, fornisce “sostegno immediato alle vittime dei crimini dolosi di maggiore gravità”: la Fondazione interviene “a favore delle vittime dei reati, compresi gli appartenenti alle forze di polizia nazionali e alla polizia locale, quando, da delitti non colposi, ne derivi la morte o un danno gravissimo alla persona. Per danno gravissimo alla persona si intendono i danni arrecati ai beni morali e materiali che costituiscono l´essenza stessa dell´essere umano, come la vita, l´integrità fisica, la libertà morale e sessuale (art. 2, comma 1 e 2 dello Statuto)”.

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non sempre quando parla di quello che vorrebbe fare per l’Emilia-Romagna la Borgonzoni sembra sapere ciò di cui parla. Era successo quando propose di tenere aperti gli ospedali nel fine settimana oppure quando aveva lasciato intendere che in Veneto Luca Zaia aveva abolito l’addizionale Irpef regionale. Ma ci sono state anche le ecoballe sui rifiuti di Roma e quelle sul “sistema Bibbiano” (per tacere di quando spiegò il senso del MES). Qualche giorno fa a Cento (Ferrara) Lucia Borgonzoni ha lanciato una proposta per la tutela di rievocazioni storiche e carnevali: «la Regione deve  fare una legge sui carnevali e dare uno stanziamento che sia sicuro per un carnevale come quello di Cento e tanti altri carnevali e così in generale per tutte quelle che sono rievocazioni storiche e che sono le nostre tradizioni che sono sempre state messe in secondo ordine». Ma quella legge, per la gioia della senatrice Borgonzoni, c’è già: «se propone una legge per sostenere le rievocazioni storiche, ci tocca dire che è un’idea talmente positiva che quella legge è stata presentata dal Pd e approvata nel 2017» hanno subito detto Marcella Zappaterra, candidata consigliera per il Pd e Paolo Calvano, segretario regionale del partito. Non sembra quindi che le tradizioni, le rievocazioni storiche o i carnevali siano stati messi “in secondo ordine”. Chissà se è questa l’aria di cambiamento che sente la candidata della Lega durante i suoi incontri con imprenditori e artigiani. Anche perché il suo sfidante, Stefano Bonaccini, ci ha tenuto a ricordare che non solo la legge sulle rievocazioni storiche c’è già ma che anche un’altra proposta avanzata dalla Borgonzoni, quella di istituire un assessorato regionale al Turismo, è già stata realizzata. In Emilia-Romagna l’assessore al Turismo infatti esiste già, attualmente è Andrea Corsini, del Partito Democratico. Ed è proprio anche grazie a quell’assessorato, scrive Bonaccini, che la Regione «ha sostenuto l’aumento esponenziale dell’afflusso turistico in Emilia-Romagna, passato da 45 a 60 milioni di presenze».

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