Cosa dice Travaglio del vaccino a Scanzi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-30

Non si sono ancora placate le polemiche per la storia di Andrea Scanzi che si è vaccinato in Toscana. In tanti si sono chiesti come mai sul Fatto, il quotidiano su cui scrive il giornalista, non fosse stata scritta una riga in merito. Oggi il direttore del Fatto Quotidiano, rispondendo alla lettera di un lettore, ha rimediato

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Non si sono ancora placate le polemiche per la storia di Andrea Scanzi che si è vaccinato in Toscana. In tanti si sono chiesti come mai sul Fatto, il quotidiano su cui scrive il giornalista, non fosse stata scritta una riga in merito. Oggi il direttore del Fatto Quotidiano, rispondendo alla lettera di un lettore, ha rimediato. Marco Travaglio spiega come vede la questione del vaccino di Andrea Scanzi spiegando che a suo avviso non c’è stato dolo, ma solo tanto rumore, causato anche dal giornalista:

Per una settimana, ogni volta che mi accingevo a scriverne, mi planava sulla scrivania un lancio di agenzia con le scemenze di qualche stalker da social, mitomane da talk, politico o politica senza pudore ma di molta casta, pennivendolo difensore dei privilegi propri, che facevano la morale ad Andrea e mi facevano scappare la voglia di intervenire per non essere confuso o intruppato con loro. Ora che – pare – il linciaggio si è un po’ placato, provo a riassumere l’idea che mi sono fatto. Scanzi, diversamente da me che sono un po’ incosciente, è un ipocondriaco terrorizzato dal Covid. Per sé e per i suoi genitori. Parlando col suo medico, ha saputo che in Toscana (ogni Regione fa come le pare anche sotto il Governo dei Migliori) ci si poteva segnalare all’Asl come riservisti o panchinari per le dosi di vaccino rimaste inutilizzate la sera. E si è prenotato. Il suo medico ha segnalato il suo nome, insieme a quelli dei pazienti di altri medici. Per un mese Andrea ha atteso che lo chiamassero, sollecitando ogni tanto notizie. Alla fine l’han chiamato e vaccinato, quando AstraZeneca non era proprio popolarissimo. Io l’a v re i fatto? Mai: so benissimo che, anche se una cosa è lecita o usuale o normale, ho addosso i fucili spianati dei tanti che mi vogliono un gran bene, pronti a prendermi in castagna anche se non faccio nulla di sbagliato o di illegale. Ma non è detto che le mie regole personali debbano valere per tutti. Scanzi e chi l’ha vaccinato hanno seguito quelle del mitico generale Figliuolo, che ha raccomandato urbi et orbi da Fazio di iniettare i vaccini eccedenti “a chi passa”, da tutti elogiato come campione di efficienza. Semmai Andrea ha poi esagerato con la profluvie di parole usate per difendersi sui social e in tv, arrivando a dire che tutti dovrebbero ringraziarlo come testimonial anti-No Vax o che era il caregiver dei genitori. Ma non ha saltato alcuna fila e non ha rubato alcuna fiala. Insomma, troppo rumore per troppo poco, anche se a quel rumore ha contribuito anche lui

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