Attualità
Il contadino ucraino che “ruba” un carro armato russo con il trattore | VIDEO
neXtQuotidiano 28/02/2022
È accaduto in una zona rurale vicino a Kakhovka, nel villaggio di Lyubimovka. Il filmato è stato condiviso anche dal profilo Twitter certificato della Guardia Nazionale Ucraina
La potenza di fuoco messa a disposizione dal Cremlino ai militari russi deve fare i conti anche con atti di resistenza creativa messi in pratica dal popolo ucraino. Nelle ultime ore, infatti, anche alcuni canali ufficiali – come quello della Guardia Nazionale dell’Ucraina – hanno diffuso un filmato molto particolare: un trattore che traina e ruba un carro armato russo. Il video non è un falso, ma è stato realmente girato in una zona rurale vicino a Kakhovka, nel villaggio di Lyubimovka.
Викрали коня вороного!)
Техніка РФ… ?♂️ pic.twitter.com/ciWXOiJ6Cm
— НГУ (@ng_ukraine) February 27, 2022
Trattore ruba carro armato russo in Ucraina
Nel filmato si vede questo mezzo militare russo – lo si evince dalla lettera “Z” che compare nella parte posteriore – che viene trainato da un trattore. E c’è anche un uomo che prova a rincorrerlo, ma il mezzo agricolo è troppo veloce. “Se è vero, questo è probabilmente il primo mezzo corazzato mai rubato da un contadino ucraino. Gli ucraini sono davvero difficili da decifrare”, ha commentato su Twitter l’ex ambasciatore dell’Ucraina in Austria, Oleksandr Sherba.
La veridicità del filmato del trattore ruba carro armato russo in Ucraina è stata confermata anche dall’agenzia Ukrainian Independent Information Agency. E non si tratta dell’unico video che sta circolando sui social.
A priceless exchange of a brave Ukrainian citizen with Russian army stuck out of fuel. ENGLISH SUBTITLES.
— Ali ??? (@aliostad) February 26, 2022
In questo caso si vede un cittadino ucraino che si ferma a parlare con i militari a bordo di un altro mezzo militare russo, rimasto – evidentemente – senza carburante. Perché sono tanti i carri armati fermi in strada, senza benzina, per le strade dell’Ucraina. Simbolo di una confusione organizzativa e – ancor più probabilmente – di una invasione che voleva essere lampo, così come questa guerra sta dimostrando di non essere. Grazie alla resistenza dei cittadini ucraini.