“Omicron è un vaccino creato dai topi umanizzati” e altri deliri che i no vax inventano per giustificarsi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-03

L’ultimo delirio social sulla pandemia da parte dei no vax riguarda i “topi umanizzati”, che verrebbero usati per produrre Omicron, che però non è una variante del virus Sars-Cov-2, bensì un vaccino

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Non c’entrano Mickey Mouse o Ratatouille, nemmeno Gas Gas di Cenerentola o l’accoppiata Mignolo e Prof. L’ultimo complotto sollevato dai no vax e diffuso sui social sui “Topi umanizzati” riguarda Omicron, l’ultima variante in ordine di tempo del virus Sars-Cov-2 che è diventata primaria ormai in tutto il mondo dopo essere stata scoperta in Sud Africa. Omicron sarebbe infatti un “vaccino naturale” prodotto tramite “topi umanizzati”: una teoria nata per dare manforte alla tesi che con la diffusione della variante Sudafricana tutto il mondo sarà presto immunizzato contro il virus perché contagiato.

I complotti no vax sulla variante Omicron

Tra gli ambienti no vax infatti, per difendere le proprie convinzioni, molti hanno ribaltato le argomentazioni (e l’intero sistema logico, invero) sostenendo che è proprio grazie a chi non si è vaccinato che il virus è potuto mutare fino al raggiungimento della variante Omicron, che gli ultimi studi hanno dimostrato essere più contagiosa ma meno pericolosa. “Il risultato di tutte le mutazioni che rendono Omicron diversa dalle varianti precedenti potrebbe essere l’alterazione della capacità di infettare diversi tipi di cellule”, ha affermato Deenan Pillay, professore di virologia presso lo University College di Londra. “In sostanza, sembra essere più in grado di infettare il tratto respiratorio superiore, le cellule della gola. Quindi si diffonderebbe lì più facilmente che nelle cellule profonde nel polmone”. Se il virus lascia il segno soprattutto nelle alte vie aeree, questo lo potrebbe rendere più trasmissibile e aiuterebbe a spiegare la rapida diffusione di Omicron. Un virus in grado invece di penetrare fino al tessuto polmonare, invece, potrebbe essere destinato potenzialmente ad essere più pericoloso ma meno trasmissibile. Secondo uno studio del Molecular Virology Research Group dell’Università di Liverpool Omicron porta a “malattie meno gravi” nei topi, con carica virale inferiore e polmoniti meno gravi.

La prima apparizione dei “Topi umanizzati”

Di “Topi umanizzati”, vale a dire esperimenti genetici tra materiale organico umano e topi, aveva parlato l’associazione ultracattolica Provita e Famiglia: “Pare infatti che il NIH abbia speso già milioni di dollari fiscali, presi dalle tasse dei contribuenti, per finanziare ricerche che richiedono l’utilizzo di tessuti prelevati da bambini abortiti. E questa ricerca così costosa e che usa il tessuto fetale umano (cioè la salma di bambini morti) a cosa servirebbe? Incredibile ma vero: a creare topi umanizzati. Il fine era quello di rendere più accurati i trial dei farmaci quando venivano testati sui roditori.

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