“Fu una banale incomprensione con l’amico Ruggero, beninteso, il miglior commentatore che abbia mai conosciuto. In realtà avevamo ragione tutti e due, ma ci fu un malinteso sui verbi: io dissi ‘ha toccato‘ e non ‘è atterrato‘, perché mi riferivo al momento in cui le antenne sotto le zampe del Lem saggiarono il suolo lunare per verificarne la pendenza, che per garantire alla Eagle di ripartire non doveva superare i 20 gradi. Poi ci fu un ritardo di 40 secondi nell’allunaggio, perché Armstrong dovette scansare un’area rocciosa per posare il Lem in una zona più sicura”.
Un volto storico che ha fatto la storia delle televisione pubblica. Il suo racconto è finito nelle teche Rai ed è la pietra miliare di una pagina del mondo moderno indimenticabile. La sua voce ha accompagnato quell’evento destinato a cambiare la percezione umana dell’universo. Rimarrà sui libri di storia, così come quelle parole utilizzate per narrarlo ai telespettatori italiani.