A processo gli otto autisti accusati di aver abusato di una ragazza disabile sull’autobus a Taranto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-06

Otto autisti dell’Amat, l’azienda di trasporto pubblico di Taranto, sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una ventenne affetta da deficit psichico

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Nel 2020 una ragazza allora ventenne affetta da deficit psichico denunciò di aver subito abusi sull’autobus da otto autisti dell’Amat, l’azienda di trasporto pubblico di Taranto. Oggi per tutti la Gup Rita Romano ha disposto il rinvio a giudizio con l’accusa di violenza sessuale aggravata. Fu il fidanzato della giovane ad insistere con lei affinché raccontasse alle forze dell’ordine quanto accaduto. Poco più di un anno fa, nel luglio del 2021, gli imputati si sono visti notificare un divieto di avvicinamento. Sono stati inoltre sospesi dal servizio dall’azienda.

Taranto, a processo gli otto autisti accusati di aver abusato di una ragazza disabile

Secondo gli inquirenti gli otto autisti erano soliti parcheggiare l’autobus in luoghi isolati e bloccare le porte così da poter abusare della ragazza indisturbati. L’Amat si è costituita parte civile nel processo che inizierà il prossimo 7 luglio. L’azienda partecipata al 100% dal Comune verrà rappresentata dall’avvocato Claudio Petrone. In camera di consiglio la giovane – ascoltata in forma protetta – ha confermato la versione dei fatti fornita al tempo della denuncia, pur senza mai pronunciare la parola “violenza”. Secondo la Gup Romano la sua disabilità era “nota a tutti”: sarà il processo a stabilire se sia stata sfruttata dagli autisti per abusare di lei in luoghi appartati, come ad esempio sotto un cavalcavia vicino al capolinea del porto mercantile o nei pressi di una delle portinerie dello stabilimento ex Ilva.

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