RSA
Le balle di Attilio Fontana al Corriere della Sera su RSA e zone rosse
Ora, a parte che le indagini della magistratura spiegheranno se c' è stato qualcosa di illegale in tutto ciò, non si capisce perché Fontana continui a mentire minimizzando il ruolo della Regione. Ma di cosa ha paura? E perché non gli fanno notare le balle che dice quando viene intervistato?
La cronaca di una strage di anziani nelle RSA lombarde
Gli ispettori del ministero della Salute nella loro relazione preliminare, ancora incompleta, sui malati di COVID-19 portati nelle case di riposo in Lombardia scrivono un atto d’accusa sulla gestione della crisi da parte di tutta la Regione. Responsabile di non avere «applicato in maniera tempestiva le misure» per difendere gli anziani ospiti nelle case di cura
Fontana ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa per la strage di anziani nelle RSA lombarde
La legge di Jones insegna che chi sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa. Non sappiamo se il governatore della Lombardia Attilio Fontana sorridesse stamattina a Mattino 5 ' anche perché porta sempre la mascherina ' ma di sicuro la sua linea di difesa pubblica sugli anziani [' ]
Piemonte: gli anziani infettati nelle RSA dai pazienti COVID-19
Nella regione il bollettino Covid dal fronte Rsa è terribile: dal 1° gennaio al 31 marzo, in Piemonte sono morti 407 anziani in più di un anno fa. Di questi, 252 per Coronavirus: ma chissà qual è il conto vero, al netto di tamponi mai eseguiti e di autopsie non fatte
Gregorio De Falco e la Regione Lombardia che ha rinunciato a curare i pazienti con più di 75 anni
Il senatore ex MoVimento 5 Stelle Gregorio De Falco ieri sera su Facebook ha scritto che la Regione Lombardia ha deciso di rinunciare a curare i pazienti con più di 75 anni in ' presenza di situazioni di precedente fragilità o di più comorbilità' . De Falco scrive pure che la giunta lombarda aveva anche dato indicazione [' ]
Salvini e i pazienti e i medici che devono finire di morire prima dell’intervento dei giudici
' Io penso che nessuno di questi dirigenti, medici, infermieri e funzionari si aspettasse medaglie e monumenti, ma nemmeno attacchi quotidiani, inchieste e perquisizioni con i morti ancora in corsia. Io faccio questo appello in tutta Italia, perché ho letto di perquisizioni in tutte le regioni italiane: possiamo almeno aspettare che l' epidemia sia finita, che i medici abbiano finito di morire e che i pazienti abbiano finito di morire?'
Le tre delibere della Regione Lombardia e la strage degli anziani al Pio Albergo Trivulzio e nelle altre RSA
Sotto la lente della GdF una delibera che trasferiva i malati di COVID-19 nelle case di riposo, un' altra che garantiva al PAT una retta giornaliera di 150 euro, pagato dalla Regione. E alcuni enti potrebbero aver celato l’assenza dei requisiti pur di incassare ricchi finanziamenti. La terza è la delibera XI/3018, con cui la giunta ha disposto il divieto di accesso nelle residenze per anziani ai familiari e dato indicazione di non trasferire nei pronto soccorso gli ultra 75enni
La GdF in Regione Lombardia per i documenti sulle RSA
L' acquisizione di documenti, in corso da parte della Gdf negli uffici della Regione Lombardia, punta, da quanto si è saputo, a raccogliere atti e altro materiale sulle direttive che l' amministrazione regionale e l' assessorato al Welfare hanno dato al Pio Albergo Trivulzio e alle rsa sulla gestione degli anziani e dei pazienti
«La Regione Lombardia con i malati di COVID-19 nelle RSA ha provocato un aumento dei morti»
L' ipotesi di reato dei magistrati: il Pio Albergo Trivulzio è stato fattore di contagio non solo nei suoi reparti, ma «anche all’esterno», nei luoghi della città dove sono stati trasferiti i suoi ospiti risultati positivi e dove hanno vissuto i dipendenti contagiati dal virus. Provocando così «un aumento dei decessi»
L’inchiesta nelle RSA in Lombardia e gli infermieri mandati a lavorare con la febbre
Oltre al Pio Albergo Trivulzio, nel mirino dei pm ci sono anche Sacra Famiglia, Don Gnocchi e Mediglia. E intanto spuntano messaggi audio in cui gli infermieri si lamentano di essere stati mandati a lavorare con la febbre e della sparizione delle TAC dei pazienti