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La ragazza di 18 anni vittima di uno stupro di gruppo a Lignano Sabbiadoro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-12

La vittima è una 18enne friulana che ha denunciato le violenze subite il pomeriggio di martedì 10 agosto

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L’incontro con un gruppetto di ragazzi (di cui uno conosciuto qualche estate fa) sul lungomare della località balneare in provincia di Udine, poi l’invito in quella casa affittata per il periodo estivo. È così che è iniziato il pomeriggio da incubo per una ragazza friulana di 18 anni, vittima dello stupro di Lignano Sabbiadoro. La giovane è stata attirata in quell’abitazione dove è stata violentata da un gruppo di cinque ragazzi (uno di loro è anche minorenne) nella giornata di martedì 10 agosto.

Stupro Lignano Sabbiadoro, cinque giovani indagati per la violenza

Un incontro casuale che si è trasformato in violenza pura. A raccontare quanto accaduto è stata la stessa giovane che, dopo esser riuscita a fuggire da quella casa, si è prima confidata con un amico, per poi tornare dalla sua famiglia e denunciare quanto accaduto alle forze dell’ordine. Polizia che, intorno alle 20.30 di quella sera, ha raggiunto l’appartamento in cui sarebbe avvenuto la violenza sessuale di gruppo.

Come riporta Il Corriere della Sera, al momento risultano indagati per lo stupro Lignano Sabbiadoro cinque giovani che hanno un’età compresa tra i 17 e i 21 anni e sono tutti originari del Nord Italia. Le violenze (da accertare se ci siano state anche percosse) sono durate per tutto il pomeriggio. La 18enne aveva accettato quell’invito partito da quei tre ragazzi, perché conosceva uno di loro. Poi, all’arrivo in quell’appartamento, si sono consumate le violenze sessuali alle quali avrebbero partecipato anche altri due ragazzi che condividevano quella casa. La giovane, secondo quanto raccontato al vicequestore all’atto della denuncia, è riuscita a fuggire da quella casa sfruttando l’uscita di uno dei ragazzi dal portone. Poi la corsa dal suo amico bagnino a cui ha raccontato i fatti, prima del ritorno a casa e dell’intervento dei genitori e delle forze dell’ordine che, come sottolineato dalla questura, hanno attivato il protocollo previsto per questi casi.

(foto da Google Maps)

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