Le strade più pericolose d'Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-10-26

Lo studio di ACI e ISTAT sulle statali e quello provincia per provincia. La densità di incidenti e la pericolosità per i percorsi lunghi almeno 100 chilometri.

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ACI e ISTAT pubblicano oggi sul Corriere della Sera uno studio sulle dodici strade statali più pericolose d’Italia. Soltanto nel 2012 nel nostro Paese ci sono stati 186.726 incidenti che hanno provocato 3.653 morti, con un tasso di mortalità medio di 1,96. Nelle strade statali questo indice è più che doppio (3,99) perché i morti sono stati 1.158 in seguito a 29.007 scontri. I criteri di calcolo, spiega il quotidiano, hanno tenuto conto della lunghezza delle strade (almeno 100 chilometri per quelle nazionali) e della pericolosità avendo come faro l’indice di mortalità che esprime il numero dei morti ogni 100 incidenti. In ordine di pericolosità, le prime cinque strade statali più pericolose sono l’Adriatica, l’Aurelia, l’Emilia, la Padana Superiore e l’Appia.

Le strade statali più pericolose secondo ACI e ISTAT (dati 2012)


Le altre strade citate nel rapporto, dalla sesta alla dodicesima posizione, sono l’Abetone-Brennero, la Padana Inferiore, la Tirrena Inferiore, Pontegabbana, la Jonica, la via Casilina e la via dei Jovi. Nel 2007 sempre l’ACI aveva pubblicato uno studio sulle strade più pericolose provincia per provincia, dal quale si evinceva che le strade più pericolose erano la Romea e la Pontina. All’epoca, nel determinare l’indice di pericolosità delle strade italiane, ACI e Istat avevano tenuto conto della densità degli incidenti stradali (incidenti/chilometro) e della loro pericolosità (morti/incidenti). A livello nazionale, inoltre, erano state considerate solo le strade lunghe almeno 100 chilometri.

Le strade più pericolose nel rapporto 2007 dell’ACI

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