Stefan Lechner: l’uomo che ha investito i turisti tedeschi a Lutago

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-06

Il 27enne di Chienes è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale e lesioni stradali. Guidava con un tasso alcolemico di 1,97 grammi per litro, mentre il limite di legge è dello 0,5

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Rischia una condanna fino a 18 anni di carcere Stefan Lechner, l’uomo alla guida dell’Audi Tt che ha ucciso sei persone e ne ha ferite 11 a Lutago in Alto Adige. Il 27enne di Chienes è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale e lesioni stradali. Guidava con un tasso alcolemico di 1,97 grammi per litro, mentre il limite di legge è dello 0,5. La chiamata alla Centrale d’emergenza 112 a Bolzano è arrivata alle 1.15.

Stefan Lechner: l’uomo che ha investito i turisti tedeschi a Lutago

Le vittime facevano parte di una comitiva di turisti di Colonia e Dortmund. Tutti poco più di 20enni si trovavano in valle Aurina per la settimana bianca. Dopo aver passato la notte in un locale, i ragazzi erano appena scesi da un bus navetta. Proprio per prevenire le stragi del sabato sera in Alto Adige da tempo ci sono i cosiddetti nightliner, pullman che prelevano i giovani dalle discoteche per portali a casa in sicurezza. Pochi chilometri dopo Lutago la strada finisce e a quell’ora non si vedono praticamente macchine in circolazione. Proprio mentre i turisti stavano attraversando la strada per raggiungere l’albergo, il giovane automobilista ha investito 17 persone, prima di fermarsi ad alcune decine di metri di distanza.

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La ricostruzione di Repubblica (6 gennaio 2020)

Sabato sera era stata organizzata una serata nel locale Hexelkesser di Cadipietra, frazione del comune di Valle Aurina. Per non correre rischi alcuni di loro avevano richiesto il servizio navetta messo a disposizione dal locale. Poco dopo l’una sono saliti tutti insieme per fare ritorno alla pensione Bruggerhof dove alloggiavano. Racconta Repubblica che Lechner, che ieri è stato ricoverato in psichiatria, stava correndo per arrivare a Lutago e parlare con la ex fidanzata che lo aveva lasciato:

«Le cose tra loro non andavano bene», racconta un amico di Chienes, paesino di 2.800 anime sul lago di Issengo. «Si erano lasciati la prima volta qualche mese fa, poi avevano deciso di riprovarci ma lunedì la storia era finita nuovamente. E sembra non ci fosse più niente da fare». Il folle sabato sera di Stefan parte proprio dal paesino in cui abita con la madre e il padre pensionato. Quattro mesi fa aveva acquistato l’Audi TT, 170 cavalli, duemila di cilindrata. Un’auto di seconda mano ma comunque il coronamento di un sogno. L’auto sportiva completava un quadro della vita che voleva. Un quadro dove però era venuto a mancare un elemento per lui fondamentale: la fidanzata, appunto.

Lunedì sera sul suo profilo Facebook pubblica sei cuori neri come commento alla canzone What you need dei Bring me the Horizon, un particolare che oggi, con le sei vittime sulla strada, suona come un oscuro presagio. Sabato sera esce di casa, prende un caffè al bar del paese e poi inizia a bere. Dopo i primi bicchieri inizia a mandare messaggi su Whatsapp. Non si rassegna alla fine della storia, vuole tentare di ricucire. Ancora una volta. Chiede un appuntamento. Se l’avesse ottenuto o meno, questo lo scopriranno i carabinieri nel momento in cui analizzeranno il telefonino sequestrato con la cronologia dei messaggi e delle chiamate.

Dei sopravvissuti – ha informato il responsabile del 112 altoatesino, primario Marc Kaufmann – si sono presi cura psicologi e infermieri con una specifica formazione in campo di assistenza psicologica in caso di incidenti. Trattandosi di una comitiva molto grande, complessivamente un’ottantina di persone, è stata istituita una hotline per i parenti in Germania. In giornata sono giunti in valle l’ambasciatore e il console. “Le notizie che giungono dall’Alto Adige sono sconvolgenti. Una serata allegra è finita in una catastrofe”, così la cancelliere tedesca Angela Merkel in un tweet. “Sono in lutto con coloro che la scorsa notte hanno perso figli, fratelli e amici”, ha aggiunto. Cordoglio è stato anche espresso dal vescovo Ivo Muser e dal governatore altoatesino Arno Kompatscher.

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