Gli insulti omofobi all’insegnante napoletano che cercava di rispettare il distanziamento sociale

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2021-11-26

Un insegnante di Napoli ha ricevuto insulti omofobi e minacce mentre prendeva la scala mobile nella stazione della metropolitana di Piazza Garibaldi. L’uomo ha sporto denuncia alla polizia ferroviaria

article-post

Stava aspettando che la calca sulla scala mobile si diradasse, così da poter salire rispettando il distanziamento anti covid, ma è stato urtato da dietro da un uomo con il trolley che gli ha poi rivolto insulti omofobi. È successo nella stazione della metropolitana di Piazza Garibaldi a Napoli: la vittima è Marco Maria Taglialatela, insegnante di una scuola di Poggioreale , che ha voluto raccontare l’accaduto sui social. Il professore ha sposato alcuni anni fa Carlo Cremona, referente dell’associazione I – Ken. “Erano circa le dieci di mattina – ha raccontato – ed ero appena uscito dal treno. Attendevo ai piedi della scala mobile che si diradasse la calca per rispettare il distanziamento anti Covid. Sono stato urtato da un tipo sui cinquanta anni con un trolley. Ho protestato, ho fatto presente che ero in attesa, che c’ero prima io e che stavo aspettando per salire”.

Gli insulti omofobi all’insegnante napoletano

A quel punto è partita una raffica di insulti nei suoi confronti: “Mi ha detto – racconta il professore – ‘sto ricchione di merda, già nel treno hai rotto il ca**o. Si riferiva al fatto che sul vagone avevo invitato una signora a scendere dalla porta giusta. Poi è stato un crescendo. Mi ha urlato che faccio schifo, che se non avessi smesso di rispondere mi avrebbe piantato un coltello nella pancia. Tutto in dialetto e con atteggiamento molto aggressivo e minaccioso”. Nel frattempo, l’omofobo ha anche provato a farlo cadere “infilando i suoi piedi sotto le mie gambe, quasi a mettermi lo sgambetto”.

La scena spiacevole è proseguita durante la risalita dei due lungo le scale mobili. “Nessuno è intervenuto a darmi man forte ed a ricondurre quell’energumeno alla ragione”, si è rammaricato l’insegnante. “Quando siamo arrivati in superficie – ha aggiunto – ho chiesto agli addetti di Trenitalia di darmi una mano. Quello continuava a insultarmi ed a canzonarmi, imitando la mia voce in falsetto, poi finalmente si è allontanato”. Taglialatela ha infine denunciato l’accaduto alla polizia ferroviaria.

Potrebbe interessarti anche