Stamina: Davide Vannoni non esclude il patteggiamento

di Chiara Lalli

Pubblicato il 2015-01-14

Le ultime notizie su Stamina, Davide Vannoni e il processo in corso per associazione per delinquere finalizzata alla truffa

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«Davide Vannoni, fondatore di Stamina, potrebbe decidere il patteggiamento nel processo che lo vede coinvolto davanti al gup torinese Potito Giorgio assieme ad altri 12 imputati, per le infusioni di cellule staminali su pazienti affetti da malattie neurodegenerative. “Non escludiamo nulla, ma decideremo alla fine anche in relazione alle altre posizioni processuali”, hanno dichiarato i suoi legali, Liberio Cataliotti e Pasquale Scrivio, al termine dell’udienza di questa mattina. E a quanto risulta ad Askanews sarebbero già stati avviati contatti in questa direzione con la procura di Torino. Vannoni è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, e somministrazione di farmaci imperfetti. L’arringa dei suoi legali è prevista al termine di tutte le altre, il prossimo 3 febbraio.
Metodo Stamina - Audizione del prof. Davide Vannoni presso il comitato scientifico dell' ISS
A processo con Vannoni, tra gli altri, il suo braccio destro Marino Andolina, Gianfranco Merizzi, presidente dell’associazione farmaceutica Medestea, la biologa Erica Molino, Carlo Tomino, componente dell’Aifa (Agenzia Italiana per il Farmaco) e quattro dei medici degli Spedali Civili di Brescia: Ermanna Derelli, ex direttrice sanitaria, Fulvio Porta, direttore di struttura, Carmen Terraroli, membro della segreteria scientifica del Comitato etico del Civile, e Arnalda Lanfranchi, dirigente di Sezione. “Noi abbiamo chiesto di essere gli ultimi ad esprimere le nostre scelte – ha sottolineato l’avvocato Cataliotti – perché è la posizione più delicata e le scelte processuali degli altri possono essere condizionanti rispetto alla posizione del nostro cliente. Il resto sono tutte illazioni perché molto banalmente nessuna decisione è stata ancoa presa. L’unica decisione è quella di studiare gli atti”. Ad oggi tra gli imputati soltanto Roberto Ferro, del poliambulatorio Lisa di Carmagnola, ha avanzato una richiesta di patteggiamento. Mentre Carlo Tomino, responsabile dell’ufficio ricerca e sperimentazione dell’Aifa, avrebbe scelto il rito abbreviato. L’impressione, come è apparso in udienza secondo quanto riferito da alcuni legali presenti – l’udienza è a porte chiuse – è che le difese non vogliano ancora scoprire tutte le carte. E a fronte della richiesta esplicita di questa mattina da parte del gup Giorgio su chi intendesse patteggiare, non vi sono state risposte. Soltanto l’avvocato Giovanni Anfora ha escluso che la sua assistita, Carmen Terraroli, abbia intenzione di farlo. Una possibilità invece da non escludere anche per la biologa Erica Molino difesa da Alberto Mittone che invece ha prospettato la richiesta di rito abbreviato per l’altro suo assistito, Gianfranco Merizzi. Se i patteggiamenti venissero confermati, in particolare per quanto riguarda Vannoni, si pone però un problema delicato nei confronti delle parti civili, attualmente 28 tra associazioni ed ex pazienti. “Quasi mai infatti vengono risarcite – spiega l’avvocato Sergio Bonetto che assiste Medicina Democratica – e per loro resta aperta soltanto la via del risarcomento civile, più lunga e complessa”. La prossima udienza è stata fissata per il 27 gennaio» (Stamina, Vannoni non esclude patteggiamento. I suoi legali hanno avviato contatti con la procura (askanews) Torino, 14 gen 2014).

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