La storia della statua che sessualizza la Spigolatrice di Sapri

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-27

Statua è stata inaugurata ieri, per la Spigolatrice di Sapri però non è andata bene. Sui social l’autore è stato tartassato di critiche per le forme troppo erotiche

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La cancel culture è uno dei problemi di questi anni, troppe sono le opere d’arte o le pellicole che sono state vittime di questa politica di proibizionismo intellettuale: sarà il caso anche della Spigolatrice di Sapri?

Intanto è scoppiata la polemica per la nuova statua, inaugurata ieri alla presenza dell’ex premier Giuseppe Conte che si trovava nel paese del salernitano per un tour elettorale. Una statua, quella dedicata alla lavoratrice nei campi celebrata in una poesia di Luigi Mercantini, ispirata alla fallita spedizione di Sapri di Carlo Pisacane per innescare una rivoluzione antiborbonica nel Regno delle Due Sicilie. Il problema, ancora una volta, è che l’opera è stata considerata sessista.

“E’ un’offesa alle donne e alla storia che dovrebbe celebrare – scrive su twitter l’ex presidente della Camera ed esponente del Pd, Laura Boldrini – Ma come possono perfino le istituzioni accettare la rappresentazione della donna come corpo sessualizzato? Il maschilismo è uno dei mali dell’Italia”.

Caos sulla Spigolatrice di Sapri, le forme troppo provocanti fanno scattare l’allarme sessismo

Per onore di verità e sempre lontani dal benaltrismo, va riconosciuto che né Boldrini e men che meno Cirinnà dicono una cosa così sconveniente.

Al coro si aggiunge anche Monica Cirinnà, Senatrice dem. “A Sapri uno schiaffo alla storia e alle donne che ancora sono solo corpi sessualizzati. Questa statua della Spigolatrice nulla dice dell’autodeterminazione di colei che scelse di non andare a lavoro per schierarsi contro l’oppressore borbonico. Sia rimossa!”.

Effettivamente la statua ha delle forme piuttosto provocanti, probabilmente al confine tra arte e cattivo gusto. Un punto di vista che non è stato condiviso in nessun modo dallo stesso artista, protagonista digitale della polemica.

“Se fosse stato per me avrei fatto una figura completamente nuda, lo stesso vale a dire per il Palinuro di qualche anno fa e per le statue che farò in futuro, a prescindere dal sesso, semplicemente perché sono amante del corpo umano in generale e mi piace lavorarci – aveva commentato in un primo momento Stifano -. Penso comunque sia inutile dare spiegazioni a chi vuole assolutamente vederci depravazioni o cose varie”.

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