“Sarò più libero e felice”, il commosso coming out di Vincenzo Spadafora | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-08

L’ex Ministro dello Sport, ospite di Fabio Fazio a “Che Tempo che fa”, spiega a tutti i motivi che lo hanno spinto a rompere il silenzio sulla sua omosessualità

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In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, le parole di Vincenzo Spadafora sono un vero e proprio atto di coraggio. Domenica sera, ospite di Fabio Fazio a “Che Tempo che Fa” (RaiTre) l’ex Ministro dello Sport ha deciso di fare coming out e comunicare al mondo la sua omosessualità. L’esponente del MoVimento 5 Stelle ha spiegato che da ora in avanti si sentirà più libero, dopo aver squarciato quel velo di silenzio che troppo spesso è reso ancora più opaco dalla paura di essere giudicato. Ma la politica – e i politici – deve essere d’esempio.

Spadafora e il suo coming out: “Da oggi sono più libero”

“Penso che la vita privata delle persone debba rimanere tale, ma ritengo anche che chi ha un ruolo pubblico, un ruolo politico, abbia qualche responsabilità in più – ha detto Vincenzo Spadafora a Fabio Fazio -. Io l’ho fatto anche per me stesso, perché ho imparato forse molto tardi che è molto importante volersi bene e rispettarsi”. L’esponente pentastellato parla di se stesso nel suo libro dal titolo “Senza Riserva”, in cui si racconta sia come politico che come uomo. E lì spiega i motivi che lo hanno spinto a rendere pubblica la sua omosessualità.

“La prima ragione è molto politica, per testimoniare il mio impegno politico, per tutti coloro i quali combattono ogni giorno per i propri diritti e hanno meno possibilità di farlo rispetto a quante ne ho io grazie al mio ruolo – ha proseguito l’ex Ministro dello Sport -. Si tratta, però, anche una testimonianza di tipo religioso: io sono un cattolico che crede molto nella propria fede, può sembrare in contraddizione ma non lo è affatto. In politica l’omosessualità viene usata anche per ferire, per colpire l’avversario, con un brusio che io stasera (ieri, ndr) volevo spegnere. Spero di essere considerato per ciò che faccio, per quel che sono, e da domani forse sarò più felice perché mi sentirò più libero”.

(foto da “Che Tempo che Fa”, RaiTre)

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