Il sovrintendente scolastico accusato di aver ricattato un professore per fargli alzare il voto del figlio

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-05-17

Vincenzo Gullotta, sovrintendente scolastico di Bolzano, è accusato dalla Procura di aver fatto pressione sull’insegnante di tecnologia di suo figlio affinché alzasse il voto del ragazzo dopo la pubblicazione delle pagelle

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I voti del figlio in musica e tecnologia non lo soddisfacevano, così, “adirato”, avrebbe minacciato di “inviare gli ispettori” e di “chiedere una verifica delle valutazioni” dei rispettivi insegnanti “abusando della propria qualità e dei propri poteri”: questa l’accusa della Procura nei confronti di Vincenzo Gullotta, sovrintendente scolastico che avrebbe fatto pressione sul preside della scuola media Ugo Foscolo di Bolzano Franco Lever e su un professore, Francesco Migliaccio. Gullotta avrebbe usato il suo ruolo per chiedere un ritocco al rialzo dei voti del figlio, e per questo motivo nei suoi confronti sono state formulate le ipotesi di reato per errore determinato dall’altrui inganno, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e induzione indebita a dare o promettere utilità. Tutte “in concorso morale e materiale” con le altre persone coinvolte. Gli inquirenti hanno concluso la fase delle indagini e per i tre ora si attende la richiesta di archiviazione o di rinvio a giudizio.

Il sovrintendente scolastico accusato di aver ricattato un professore per fargli alzare il voto del figlio

Tutto risale al giugno 2020, quando nell’ultimo giorno di scuola – dopo la pubblicazione delle pagelle – era stato riconvocato il consiglio di classe della sezione alla quale era iscritto il figlio di Gullotta. Migliaccio avrebbe corretto il suo 6 in tecnologia in un 8 parlando di “errore formale”, mentre la valutazione in musica veniva modificata da 7 a 8 contro il parere del docente, che ribadiva come quello assegnato fosse il voto che risultava dalla media aritmetica del secondo quadrimestre dello studente. Gullotta si è difeso dalle accuse: “Con Lever abbiamo parlato anche delle schede di valutazione e ho appreso che erano state appena pubblicate, così ho subito aperto la scheda di mio figlio. A questo punto ho preso atto del documento, compresi i voti di tecnologia e musica, che apparivano diversi rispetto al primo quadrimestre. Non ho fatto alcuna pressione per modificare i voti di mio figlio. Non ho chiesto né di riconvocare il consiglio di classe né di cambiare i voti”.

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