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Soumahoro risponde al pessimo titolo di Sallusti: “Non sono ‘l’ivoriano’, ma un attivista socio-sindacale”

Asia Buconi 11/08/2022

Ecco le parole di Aboubakar Soumahoro a commento del titolo comparso sul quotidiano di Sallusti

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Un’ondata di (legittimi) malumori e proteste si è sollevata nel centrosinistra di fronte al titolo scelto dal quotidiano “Libero”, diretto Alessandro Sallusti, per presentare le candidature di Ilaria Cucchi e Aboubakar Soumahoro con l’Alleanza Verdi Sinistra. “La Sinistra imbarca la Cucchi e l’ivoriano”, questo il caustico (e piuttosto inadatto) titolo comparso sul giornale fondato da Vittorio Feltri.

Soumahoro risponde al pessimo titolo di Sallusti: “Non sono ‘l’ivoriano’, ma un attivista socio-sindacale”

Non si è fatta attendere la replica di Aboubakar Soumahoro, che oggi ha scritto su Facebook: “Gentile Direttore di Libero, Dott. Alessandro Sallusti, mi chiamo Aboubakar Soumahoro (e non “l’ivoriano” come mi chiamate in questo articolo) e sono felicemente un italiano di origine ivoriana, laureato in sociologia, che lotta da 20 anni per i diritti civili e per i diritti sociali di tutte e tutti, senza distinzione”.

Soumahoro continua: “Sono un attivista socio-sindacale che ha deciso di mettere la propria esistenza al servizio della vita delle persone, per essere uno strumento di lotta per la giustizia sociale ed ambientale, perché ho l’intima convinzione che ogni essere umano (indipendentemente dal colore della pelle, dalla provenienza geografica, dall’orientamento sessuale e dal credo religioso) debba avere l’opportunità di ambire alla felicità e all’accesso a (1) cibo e beni materiali necessari per il corpo, (2) la cultura e all’educazione indispensabili all’anima, e (3) la libertà e della dignità vitali per lo spirito”.
“Da attivista socio-sindacale – ha aggiunto – lotto con determinazione per i diritti civili, perché ho la profonda convinzione che l’ingiustizia del razzismo e della stigmatizzazione (che discrimina la singolarità degli esseri umani, erroneamente e ingenerosamente chiamati “diversi”) debba essere combattuta perché nessuna persona può essere considerata inferiore in base al colore della pelle, della provenienza geografica, della classe sociale, dell’orientamento sessuale o per la sua fede”.
Poi, Soumahoro ha concluso: “Con la certezza che Lei condivida questi ideali e principi fondanti della nostra umanità nonché della nostra Carta costituzionale, La invio, Gentile Direttore di Libero, Dottore Alessandro Sallusti, le espressioni della mia sincera considerazione.

La risposta piccata di Fratoianni al titolo di Libero: “Non siamo nell’Alabama degli anni ’30”

Il titolo dedicato a Aboubakar Soumahoro comparso su Libero aveva suscitato anche la reazione del segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, che ha espresso nel pomeriggio sincere parole di condanna: “Capisco il livello a cui è abituato il giornalismo della destra di questo Paese, tuttavia ci sono dei limiti elementari di civiltà, buongusto e rispetto che non dovrebbero mai essere superati. Vorrei ricordare a Sallusti e a Senaldi (il condirettore di ‘Libero’, ndr) che ‘l’ivoriano’ ha un nome e un cognome: Aboubakar Soumahoro e che non siamo, per fortuna, nell’Alabama degli anni ’30 o nel Sudafrica dell’Apartheid, anche se evidentemente loro ne hanno tanta, tanta nostalgia”.

Le candidature di Ilaria Cucchi e Aboubakar Soumahoro con Europa Verde e Sinistra Italiana

Europa Verde e Sinistra italiana hanno deciso di candidare per le elezioni politiche del prossimo 25 settembre Aboubakar Soumahoro e Ilaria Cucchi. Lo hanno annunciato ieri in una conferenza stampa alla Camera il portavoce di Ev, Angelo Bonelli, e il segretario di Sì, Nicola Fratoianni. Aboubakar Soumahoro è nato in Costa d’Avorio, poi è giunto in Italia nel 1999. Per anni si è occupato come sindacalista della condizione dei lavoratori agricoli e dei braccianti. Ilaria Cucchi e Soumahoro saranno candidati nell’uninominale e saranno i capilista di Europa Verde e Si.

“A volte le persone, con le loro storie, sono in grado più di tante parole di rappresentare un’idea diversa del Paese che vorremmo. Oggi vi vogliamo dire per chi abbiamo trattato i seggi “sicuri”: chi vogliamo portare in Parlamento. Sono due figure che per quel che ci riguarda contribuiscono a raccontare l’Italia migliore, che è in grado di battersi con forza per i diritti di tutti, per la dignità, per la giustizia. Siamo molto fieri di annunciare queste due candidature”, aveva detto il leader di Si Nicola Fratoianni presentando i due nomi.

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